
Quella della Guarigione è un’Arte sottile, perché deve risultare efficace su tutti i livelli dell’Uomo: certamente quello fisico, ma anche quello mentale, quello emozionale e quello psicologico profondo (il nostro “core“, il livello che talvolta noi chiamiamo “spirituale”). Su tali piani è conservata memoria di tutto il nostro personale vissuto e di tutta la nostra storia metabolica, funzionale, esperienziale e relazionale. I nostri pensieri e le nostre emozioni, tutti i nostri personali traumi e anche i traumi dei nostri antenati, come ci insegna l’epigenetica, sono registrati in maniera indelebile sul “tessuto” del nostro essere.
Quando il corpo si ammala, affinché si realizzi la guarigione (quella vera) è necessario riuscire ad eliminare i blocchi, a colmare i vuoti e a risolvere gli eccessi, in modo tale che l’energia vitale (o, se preferiamo, l’intelligenza funzionale dinamica del corpo) possa ritornare a fluire nuovamente senza ostacoli, deviazioni o compensazioni. Allora, tutto ciò che si era rotto pian piano, grazie ai poteri innati di auto-guarigione del nostro organismo (la Vis medicatrix naturae di Ippocratica memoria), si ripara spontaneamente e tutto il nostro essere torna a funzionare in perfetta integrità e autonomia.