Glechoma L. – Genere
Ordine: Lamiales Bromhead
Famiglia: Lamiaceae Martinov
Sottofamiglia: Nepetoideae (APG IV)
Tribù: Mentheae
Sottotribù: Nepetinae (APG IV)
Botanical notes
Il genere Glechoma L. include, attualmente, sette specie accettate: Glechoma biondiana (Diels) C.Y.Wu & C.Chen, Glechoma grandis (A.Gray) Kuprian., Glechoma hederacea L., Glechoma hirsuta Waldst. & Kit., Glechoma longituba (Nakai) Kuprian., Glechoma × pannonica Borbás, Glechoma sardoa (Bég.) Bég. e Glechoma sinograndis C.Y.Wu. [POWO]
Queste specie possono essere divise in due gruppi sulla base delle rispettive zone di origine:
- specie (principalmente) europee:
- Glechoma hederacea , il cui areale nativo si estende dall’Europa all’Estremo Oriente Russo e allo Xinjiang;
- Glechoma hirsuta & Kit. (syn.: Glechoma hederacea subsp. hirsuta (Waldst. & Kit.) Gams o Glechoma hederacea var. hirsuta (Waldst. & Kit.) P.Fourn), il cui areale nativo è l’Europa centro- e sud-orientale;
- Glechoma sardoa (Bég.) Bég. (syn.: Glechoma hederacea sardoa (Bég.) Soó o Glechoma hederacea subsp. sardoa Bég.), nativa ed endemica della Sardegna;
- Glechoma × pannonica Borbás, un ibrido ( hederacea × G. hirsuta) il cui areale nativo è l’Europa (Stati Baltici, Russia Est-Europea, Ungheria, Ucraina);
- specie orientali:
- Glechoma biondiana (Diels) C.Y.Wu & C.Chen, il cui areale nativo è costituito dalla Cina centrale e meridionale;
- Glechoma grandis (A.Gray) Kuprian. (syn.: Glechoma hederacea grandis (A.Gray) Kudô o Glechoma hederacea subsp. grandis (A.Gray) H.Hara), il cui areale nativo si estende dalla Cina Sudorientale fino al Giappone e a Taiwan;
- Glechoma longituba (Nakai) Kuprian. (syn.: Glechoma hederacea longituba Nakai, Glechoma grandis var. longituba (Nakai) Kitag), il cui areale nativo va dalla Russia Estremo-orientale fino al Vietnam.
- Glechoma sinograndis Y.Wu, nativa della China (Yunnan).
Crescono tutte principalmente nel bioma temperato. Glechoma grandis (A.Gray) Kuprian. è l’unica specie originaria del Giappone e di Taiwan.
La Glechoma hederacea si è ampiamente naturalizzata in Nuova Zelanda, Alaska, Argentina, Azzorre e nelle zone temperate del Nord America [POWO].
Negli studi filogenetici molecolari, il genere Glechoma appare diviso in tre principali gruppi monofiletici geograficamente distinti: Europa (e Stati Uniti, dove è stata introdotta G. hederacea), Cina-Corea e Giappone [Jang, Jang2].
G. hederacea in Europa (e negli Stati Uniti) forma una clade monofiletica e ben supportata insieme a G. sardoa, mentre G. hirsuta appare come sorella di questa clade [Jang, Jang2].
G. grandis dal Giappone e G. longituba dalla Corea e dalla Cina formano ciascuno una clade monofiletica ben supportata [Jang, Jang2].
Glechoma hederacea L.
Funzionalità primaria: |
Venere [Culpeper] |
Funzionalità secondaria: |
|
Natura: |
Calda e secca |
Sapore: |
Amara, aromatica, piccante, leggermente astringente e leggermente salata |
Tropismo: |
Polmoni (apparato respiratorio), reni, vescica, ureteri ( apparato urinario), orecchio medio, fegato e cistifellea; tessuto connettivo |
Azioni umorali1: |
Elimina la flemma, la bile e la melanconia perverse e i “residui” misti flemmatico-biliosi e flemmatico-malinconici, la tensione perversa; sostiene la bile gialla corretta e la tensione |
Azioni cliniche: |
Alessifarmaco, alterativa, antiasmatica, anticatarrale, antinfiammatoria, antiscorbutica, aperiente, astersiva, astringente, bechica, cicatrizzante, diaforetica, diuretica, emmenagoga, espettorante, litontrittica, mucolitica, pettorale, stimolante, tonica, vulneraria |
Droga |
La pianta intera, sia in fiore che non (solitamente senza radici) |
Descrizione
Le varie specie di Glechoma sono state utilizzate come piante officinali in tutto il mondo. Mentre G. hederacea, G. hirsuta e G. sardoa sono state impiegate principalmente in Europa e negli Stati Uniti, G. longituba (Nakai) Kuprian (Herba Glechomae, Lián qián căo, 連錢草) è la specie principale utilizzata in Cina e Corea e G. grandis (A.Gray) Kuprian. (Kakidōshi, カキドオシ) è tradizionalmente usata in Giappone (insieme a G. longituba).
G. hederacea è usata raramente oggi. Se, secondo il dottor John Quincy (London Pharmacopoeia, 1736), durante il XVIII secolo la pianta era “potentemente usata sia nelle farmacie che nelle comuni prescrizioni” e “prescritta in quasi tutti i disturbi dei polmoni”, oggigiorno l’edera terrestre è addirittura quasi assente dai libri di erboristeria [Wood].
Diversi autori hanno identificato la χαμαίκισσος (chamaikissos, che in greco significa “edera terrestre”) di Dioscoride (IV 125) con la G. hederacea. Secondo Dioscoride e Galeno le foglie ed i fiori del chamaikissos sono amari e in decotto curano la sciatica e le ostruzioni del fegato; secondo Plinio trattano anche l’ostruzione della milza [Tobin].
Non tutti gli autori concordano con questa identificazione. Mattioli, ad esempio, dice chiaramente (“Discorsi”, Lib. IV, Cap. 128, “Del Camecisso , cioè Edera minore”) che il chamaikissos non può essere identificato con la Glechoma hederacea a causa delle differenze morfologiche tra le due piante e soprattutto per via delle differenze di forma e colore dei fiori (descritti da Dioscoride come simili al leukoion, la viola bianca, nel chamaikissos) [Mattioli, Tobin].
Ciononostante, le azioni cliniche attribuite al chamaikissos sono state associate all’edera terrestre in alcuni erbari (ad es., quelli di Culpeper, Durante, Gerard e Mrs. Grieve). È difficile dire, semplicemente confrontando le fonti, se queste azioni sono realmente proprie anche della G. hederacea o siano le vestigia di un errore “storico” nell’identificazione della pianta.
Castore Durante, ad esempio, riporta che “le frondi beuute con acqua per quaranta giorni sanano la sciatica, & gioua la medesima beuanda fatta con vino al trabocco del fiele. La medesima decottione fatta con acqua, gioua alla dissenteria. Fatta in vino prouoca l’orina & i mestrui, caccia i veleni, & gioua all’oppilation del fegato, & della milza” [Durante].
È interessante notare, comunque, che Chamaecissos Lunell (1916) è uno dei sinonimi del taxa generico Glechoma L.
All’edera terrestre sono stati attribuiti davvero numerosi effetti, tanto che alcuni autori hanno ritenuto esagerata la fama dell’erba. William Salmon ha pubblicato un ampio elenco di azioni nella sua Botanologia [Salmon]. Alcuni autori hanno affermato che fosse capace di curare l’itterizia, l’asma, l’ipocondria e perfino la mania (es. [Felter]), ma, per esempio, William Cook riteneva “questa reputazione […] troppo favolosa per essere presa in considerazione, sebbene sia indicativa del fatto che questa droga apra leggermente i dotti biliari, calmi l’irritabilità e impartisca tono al sistema nervoso. Viene usata raramente per condizioni diverse dalla tosse di lieve entità” [Cook].
L’edera terrestre è ritenuta eccellente “in tutti i disturbi del torace e dei polmoni, in quelli dei reni e nei casi di urina sanguinolenta e maleodorante” [Hill]. Inoltre, “si dice che sia leggermente stimolante e tonica, diuretica e aperitiva” e utile “nei catarri cronici polmonari e urinari” [Remington].
In generale, l’edera terrestre è utile nelle condizioni calde e umide, caratterizzate, cioè, sia da infiammazione che da umidità (catarro respiratorio, urinario o gastrointestinale, alcune forme di ittero e così via).
L’edera terrestre ha un’azione espettorante e bechica. Sebbene svolga tali funzioni in misura minore rispetto ad altre piante come l’enula o il marrubio, presenta, tuttavia, in associazione, caratteristiche particolarmente interessanti. I diterpeni in essa contenuti agiscono a livello delle secrezioni bronchiali riducendole, mentre gli acidi idrossioctadecadienoici inibiscono l’eccessiva risposta immunitario-allergica che tipicamente accompagna bronchiti acute e croniche, riniti e altre patologie delle vie respiratorie. L’attività batteriostatica supporta l’azione complessiva del fitocomplesso. La presenza di diterpeni tipici delle Lamiacee fa si che manifesti anche proprietà sedative a livello del sistema nervoso centrale. [Rossi]
È ottima per i casi di raffreddore con gocciolamento nasale e sensazione di mancanza d’aria, per il mal di gola quando l’irritazione arriva fino alle orecchie, a volte fantastica per gli acufeni, ottima per la tosse grassa accompagnata da irritazione della gola [McDonald].
Secondo Matthew Wood, l’edera terrestre “sembra agire sull’orecchio medio. È efficace in caso di raffreddore quando sono coinvolte le tube dell’orecchio medio o in qualsiasi congestione respiratoria cronica in cui il problema sia iniziato con il blocco delle trombe di Eustachio” [Wood].
A questo pattern potrebbe essere associata una debolezza dei reni. La pianta sembra essere particolarmente adatta come rimedio per i disturbi polmonari nei casi in cui è contemporaneamente richiesto un tonico per i reni ed è, inoltre, ben adatta per tutti i disturbi renali [Grieve, Wood].
In alcuni studi etnobotanici serbi, la G. hederacea viene descritta come avente un effetto tonico sul sistema bronchiale. Sia G. hederacea che G. hirsuta sono menzionati come rimedi per il trattamento della tubercolosi, della bronchite, della tosse e dell’influenza [Marković].
L’edera terrestre è adatta sia per le affezioni acute che per quelle croniche. Secondo Roger e Hildegard Kalbermatten, l’edera terrestre è “particolarmente indicata in caso di malattie lunghe, tenaci e da consunzione, se si perde la fiducia nei poteri terapeutici interiori, in caso di malattie degli organi respiratori come raffreddore, faringite, bronchite, asma, come cura primaverile e nelle malattie metaboliche. L’edera terrestre risveglia la fiducia nelle forze di autoguarigione, nel medico che è in noi. Apre gli occhi affinché si possa comprendere che non si può fare tutto da soli e che – se abbiamo la giusta attitudine – l’aiuto è già presente. L’essenza dell’edera terrestre non interviene mai in maniera forzata. Incarna la calma, la pazienza, la quiete interiore e la fiducia nelle forze naturali benefiche. L’edera terrestre rafforza la fede degli esseri umani nel meraviglioso e nella vita stessa” [Kalbermatten].
Ancora, “la sua forma insignificante e nana ha in sé un’essenza luminosa e calorifica estremamente viva che permette di attraversare e rivivificare i processi interrotti e raggelati dal freddo interiore, riscaldandoli. L’edera terrestre procura la facoltà rilassante di rinnovare gli stati a cui – consciamente o inconsciamente – ci si era troppo aggrappati e che, per tanto, non erano più inseriti nel vivace processo dell’evoluzione continua. I processi raggelati da lungo tempo possono quindi tornare nel flusso vitale. L’edera terrestre pone fine al rigore invernale e all’oscurità grazie al suo potere calorifero e luminoso rilassante e fa scorrere così nuova energia nelle vene” [Kalbermatten].
L’essenza della pianta può essere riassunta nell’espressione: “distacco e rinnovamento, calma e calore che risveglia la vita” [Kalbermatten].
Matthew Wood riporta anche alcune indicazioni di Alma Hutchins: regola il battito cardiaco rendendo più fluido il sangue ed è indicata nei problemi nervosi come sciatica, gotta dell’anca, artrite delle mani e delle ginocchia, e in patologie endocrine, come l’invecchiamento precoce [Wood].
Un estratto alcolico di G. hederacea L. è stato utilizzato come principio attivo (insieme all’olio di girasole) in alcuni integratori (Gallith, Hitrechol Aihuo Dantong, Hitrecol®) per la riduzione dei calcoli biliari e dei disturbi correlati. È stato dimostrato che la G. hederacea2 spegne il processo infiammatorio causato dall’irritazione meccanica causata dai calcoli alla parete della colecisti, rilassa i dotti biliari facilitando il deflusso della bile ed esercita un effetto litolitico/antilitogenico ed epatoprotettivo. L’integratore è indicato per il trattamento dei calcoli biliari di colesterolo allo stadio iniziale, nonché dei calcoli di colesterolo singoli e multipli [Cochranelib, Xiao].
Per il congenere asiatico G. longituba è stato scoperto che sia gli estratti acquosi sia quelli etanolici possono favorire la secrezione della bile da parte delle cellule epatiche e possono rilassare lo sfintere biliare per facilitare l’escrezione della bile. Inoltre la pianta può ridurre la concentrazione della bilirubina totale e diretta nella bile, aumentare la concentrazione degli acidi biliari e ridurre la formazione di calcoli biliari [Yang].
Un’altra azione interessante dell’edera terrestre è la capacità di rimuovere alcuni metalli pesanti dal corpo. W. T. Fernie nota (in “The Organic Materia Medica”, Detroit, U.S.A., 1890) che i pittori usano l’edera terrestre (chiamata Nepeta glechoma nell’articolo) per prevenire e curare le coliche da piombo. Anche Maude Grieve ne parla. “Erboristi contemporanei come Kate Gilday e David Winston hanno confermato questo utilizzo nella pratica. Ci sono speculazioni e alcune esperienze che suggeriscono che rimuove altri metalli pesanti come il mercurio e forse anche gli inquinanti petrolchimici” [Wood].
L’erborista americano Jim McDonald lo conferma: “Conosciuta per la sua capacità di aumentare l’escrezione urinaria di piombo (fatto effettivamente riscontrato, non è una diceria)… L’erborista David Winston ha condiviso con me: ‘Molti anni fa, mentre leggevo Modern Herbal di Maude Grieve, ho trovato un accenno al fatto che l’edera terrestre era utile per trattare la colica del pittore. Non sapendo cosa fosse, ho cercato (prima che venisse inventato Google) e ho scoperto che si riferiva all’avvelenamento da piombo. Per anni mi sono chiesto se alleviasse semplicemente i sintomi o se effettivamente aumentasse l’escrezione di piombo. Alla fine ho avuto un paziente con livelli di piombo molto elevati e ho deciso di provare a somministrare l’edera terrestre (tintura) per vedere se avrebbe fatto qualche differenza. Ha ridotto i livelli di piombo (come determinato dai livelli di piombo nel siero) e ha aumentato l’escrezione urinaria di piombo. Sono passati circa 30 anni e l’ho usata molte volte con notevole successo, così come molti erboristi a cui ne ho parlato. Non credo che esistano studi sull’uomo a sostegno della mia esperienza clinica, ma l’evidenza empirica è intrigante. Ci sono anche altri usi per la pianta, ad esempio il trattamento delle infezioni polmonari caldo/umide, l’espulsione dei calcoli biliari e la riduzione degli acufeni. Lo uso come tintura da pianta fresca 1:2, la dose abituale è 1,5 – 2 ml TID.3’” [McDonald]
La pianta in tarda primavera/inizio estate o in autunno si ricopre di galle causate dalla puntura di un insetto, il Lipostenes glechomae Linnaeus, 1758 (sin.: Cynips glechomae Linnaeus, 1758; Aulax glechomae Hartig, 1841). Tali galle hanno un forte sapore aromatico che ricorda quello della pianta e talvolta vengono mangiate dai contadini francesi [Cloquet, Grieve, Réaumur]. Queste galle possono essere mangiate come rimedio alla sete bruciante o alla bocca secca [Cloquet].
Le galle somigliano a tumori pelosi, quindi Matthew Wood le considera una segnatura per il cancro. Nello specifico, secondo l’autore, l’edera terrestre è “indicata nei casi di cancro quando la parte centrale della lingua sembra ‘carne macinata’ al centro, cioè quando il calore disorganizza i tessuti”. In effetti, l’edera terrestre viene utilizzata come rimedio tradizionale contro il cancro [Wood].
Il profilo dell’edera terrestre rispetto alla sua azione sulle proteine del siero, pur essendo soprattutto ialino ed essudativo, è piuttosto complesso, coprendo le fasi tissutali dell’infiammazione (fase 2), della deposizione (fase 3), della fibrosi (fase 4) e della necrosi (fase 5). Questo permette l’utilizzo della pianta in diverse patologie, anche di tipo sistemico [DewitLeunis].
L’edera terrestre è commestibile e le sue foglie possono essere usate per preparare minestre e frittate.
La Glechoma sardoa (Bég.) Bég. è tradizionalmente utilizzata, in Sardegna, in maniera simile alla G. hederacea4: per via interna, come amaro-tonica e diuretica, ma soprattutto come pettorale nei catarri, nelle bronchiti e nelle affezioni delle vie respiratorie oppure come antiasmatico (infuso di foglia o di fusto e di fiore, eventualmente addolcito con miele); per via esterna, come vulnerario-cicatrizzante in caso di ferite, piaghe, ulcere e ascessi, come risolvente-epitelizzante nelle ustioni e come antinevralgico-antireumatico [Atzei].
Le parti aeree della Glechoma longituba (Nakai) Kuprian (sin.: Glechoma hederacea var. longituba Nakai) sono utilizzate nella medicina cinese. Lián qián căo rientra tra le erbe che drenano l’umidità (diuretici). È leggermente dolce, leggermente fredda ed entra nei meridiani di Fegato, Rene e Vescica [AmDragon].
È utilizzata per eliminare il Calore, favorire la minzione, alleviare la tosse, eliminare la stagnazione, ridurre i gonfiori e risolvere la tossicità, in caso di ittero, edema, calcoli delle vie urinarie, disturbi malarici, ascesso polmonare, tosse, ematemesi, disfunzioni urinarie torbide dolorose, stranguria, perdite vaginali, sindrome Bi da Vento-Umidità, malnutrizione infantile, piaghe gonfie, dermatosi ed eczema [AmDragon].
Poiché Lián qián căo è stata classificata come sottospecie di G. hederacea, in molti articoli scientifici viene indicata semplicemente come G. hederacea (invece di G. hederacea var. longituba o G. longituba). È comunque importante notare che G. hederacea e G. longituba sono anche filogeneticamente distinte (vedi paragrafo “Note botaniche”). Nonostante ciò, le azioni cliniche di G. hederacea L. sensu strictu e G. longituba (Nakai) Kuprian sembrano abbastanza sovrapponibili.
Nel fitocomplesso di G. hederacea L. sono stati riscontrati: flavonoidi (isoquercitrina, iperoside, apigenina, luteolina e relativi glicosidi), olio essenziale (0,05%: pinocanfone, pulegone, mentone, pinene, limonene, isomentone, linaloolo, mentolo), diterpeni (glechonina, marrubina), sesquiterpeni germacranici (glechomafurano), tannini (7%), alcaloidi pirrolinici (hederacina A, hederacina B), triterpeni, amine, acidi fenolici, iridoidi, acido 9-idrossi-10,12-octadecadienoico, acido dimorfecolico, acido coriolico [Kumarasamy, Rossi].
Proprietà
Temperatura e sapore
La pianta è stata descritta come amara e aromatica [Durante, Gerard, Mattioli, Wood], acre, “metallica” [Wood], come avente un odore sgradevole e un sapore aspro, amarognolo, leggermente aromatico [Felter], o “un sapore piccante, penetrante e amaro” [Culpeper].
Il sapore della foglia, in realtà, è piuttosto complesso e può essere descritto come amaro, aromatico, piccante, leggermente astringente e leggermente salato.
Il piccante dell’edera terrestre è una miscela tra gusto acre e “tingling” e persiste per qualche tempo dopo la masticazione delle foglie.
Il grado di piccante, amaro e aromatico sono variabili e solitamente sono maggiori nelle foglie più giovani. Le foglie più vecchie e soprattutto i gambi delle foglie sono leggermente più salati delle foglie giovani.
L’aroma può essere descritto come una miscela tra quello della Stachys sylvatica (tipicamente descritta come sgradevole) e quello della Salvia officinalis, con una nota erbacea.
L’edera terrestre è stata classificata come calda e secca [Culpeper, Durante, Gerard, Salmon] o fresca e secca [Holmes, Wood]. La congenere G. longituba è classificata in medicina cinese come leggermente fredda. Ciò è dovuto alla differenza tra i modelli teorici su cui si basano le classificazioni. Molto spesso le piante che hanno un effetto rinfrescante vengono classificate come “fresche/fredde”: è quello che accade abitualmente nella medicina cinese e spesso nell’erboristeria americana. Nella medicina umorale (ippocratico-galenica) la “temperatura” di un’erba è determinata principalmente dal suo sapore: un’erba aromatica e/o pungente (come l’edera terrestre) è sempre classificata come “calda”, indipendentemente dall’effetto finale riscaldante o rinfrescante.
Infatti, nella medicina umorale, il corpo può essere raffreddato sia da un’erba fresca/fredda (che funziona “per antipatia”, opponendosi al calore interno) sia da un’erba moderatamente calda che mette in movimento il calore interno e lo sposta fuori dal corpo, producendo un effetto complessivo rinfrescante. Questo è esattamente ciò che accade con l’edera terrestre che viene classificata, per questo motivo, come calda e secca (nel primo grado secondo [Salmon]).
Alcune azioni cliniche della pianta derivano dal suo essere calda, secca e amara. Secondo Castore Durante, per esempio: “Tutta la pianta è amara, & acuta; onde si può giudicare ch’ella sia calda e secca & che possa ageuolmente astergere, assottigliare, & aprire.” [Durante]
Segnature
Secondo Culpeper, l’edera terrestre è “una pianta di Venere, e quindi cura per simpatia le infermità causate da questo [Pianeta], e per antipatia quelle [causate da] Marte.” [Culpeper]
Fasi tissutali
2 (infiammazione), 3 (deposizione), 4 (fibrosi), 5 (necrosi). [DewitLeunis]
Azioni e indicazioni
Azioni umorali
Essendo amara, aromatica e pungente, nonché calda e secca, l’edera terrestre ha la capacità di eliminare la flemma perversa, sia quella semplicemente in eccesso, sia quella più o meno ispessita (es., catarri anche cronici). Elimina altresì la bile e la melancolia perverse e i “residui” misti, flemmatico-biliosi e flemmatico-melancolici (es., calcoli biliari e urinari). Risolve alcuni casi di tensione perversa (tosse, asma; è emmenagoga, diaforetica, …) e sostiene la bile gialla e la tensione corrette (è tonica, riscalda lo stomaco freddo, …).
Tropismo
Polmoni, pettorale (apparato respiratorio) [Blackwell, DewitLeunis, Salmon], reni, vescica, ureteri (apparato urinario) [Grieve, Wood, Salmon], orecchio medio [Wood], fegato e cistifellea [Cochranelib, Durante, Grieve, Xiao, Yang]; tessuto connettivo5.
Azioni cliniche
Alessifarmaco, alterativa, antiasmatica, anticatarrale, antinfiammatoria, antiscorbutica, aperiente, astersiva, astringente, bechica, cicatrizzante, diaforetica, diuretica, emmenagoga, espettorante, litontrittica, mucolitica, pettorale, stimolante, tonica, vulneraria.
Azioni principali
- Alessifarmaco [Culpeper, Durante, Salmon]:
- Liter.: “[La medesima decottione] fatta in vino prouoca l’orina & i mestrui, caccia i veleni, & gioua all’oppilation del fegato, & della milza” [Durante].
- Liter.: “[L’Essenza] è buona contro i Veleni e la Peste” [Salmon].
- Liter.: “Espelle i veleni, e anche la peste” [Culpeper].
- Alterativa [Salmon].
- Antiasmatica [DewitLeunis].
- Anticatarrale [DewitLeunis, Quer].
- Antinfiammatoria [Kalbermatten].
- Antiscorbutica [Blackwell, Grieve]:
- Liter.: “Il succo spremuto […] è adoperato anche come antiscorbutico, e come tale ha una reputazione di lunga durata.” [Grieve]
- Aperiente [Blackwell, Remington, Salmon].
- Astersiva [Salmon].
- Astringente [Grieve].
- Bechica [Blackwell, Grieve, McDonald, Rossi, Salmon, Wood].
- Diaforetica [Grieve]:
- Liter.: “Il succo spremuto dall’erba fresca è diaforetico, diuretico e alquanto astringente” [Grieve].
- Diuretica (infuso/decotto6) [Blackwell, Culpeper, Durante, Grieve, Quer, Remington, Salmon].
- Emmenagogo [Culpeper, Durante, Salmon]:
- Liter.: “provoca l’Urina e le Mestruazioni, facilita la Nascita” [Salmon]
- Espettorante [DewitLeunis, Rossi], mucolitico [Rossi].
- Litontriptica, sia per i calcoli urinari [Holmes, Salmon] che per quelli della cistifellea (come litolitico/antilitico) [Cochranelib, Xiao].
- Pettorale [Blackwell, Grieve, Felter]:
- Liter.: “Questa pianta è considerata un ottimo pettorale, essendo molto usata per la tosse, la mancanza di respiro e altri disturbi dei polmoni; per i quali è molto benefico un infuso preparato con le foglie e uno sciroppo fatto con il succo.” [Blackwell]
- Stimolante [Felter, Grieve, Kalbermatten, Pelikan, Remington]:
- Gentilmente stimolante [Grieve, Remington].
- Stimola il metabolismo [Kalbermatten, Pelikan], soprattutto in primavera [Pelikan].
- Tonica [Felter, Grieve, Marković, Quer, Remington]:
- Effetto tonico sul sistema bronchiale [Jarić, Marković].
- Effetto tonico sull’apparato urinario. [Jarić]
- Liter.: “effetti astringenti, diuretici, tonici sul sistema bronchiale e urinario” [Jarić].
- Vulneraria, cicatrizzante [Culpeper, Durante, Gerard, Grieve, Hill, Holmes, Mattioli, Quer, Rossi, Salmon]:
- per tutte le ferite, interne ed esterne [Culpeper, Durante, Grieve, Hill, Holmes, Mattioli, Salmon].
- Liter.: “Per tutte le ferite interne, e le ulcere dei polmoni e di altre parti” [Culpeper].
- Liter.: “Ha questa pianta vna spetial virtù di consolidare le ferite intrinseche del corpo, oue elle si sieno” [Durante] (simil. [Mattioli]).
- per piaghe vecchie [Salmon].
- per ulcere e fistole [Culpeper, Durante, Gerard, Grieve, Mattioli, Salmon].
- per i lividi e l’‘occhio nero’ [Grieve].
- per le scottature [Gerard].
- per tutte le ferite, interne ed esterne [Culpeper, Durante, Grieve, Hill, Holmes, Mattioli, Salmon].
Indicazioni specifiche
Generale
Congestione di milza [Pelikan, Wood], sistema linfatico [Wood] e fegato [Pelikan].
- cfr. anche Culpeper: “aiuta […] la melancolia, aprendo le ostruzioni della milza.7” [Culpeper]
Scorbuto [Blackwell, Grieve]:
Scrofola [Pelikan].
Febbre
Spasmi causati dalla febbre [Wood].
Influenza [Marković, Šarić-Kundalić],
Malaria (decotto) [Šarić-Kundalić].
Mind
Depressione. [Wood]
Mancanza di fiducia nelle proprie possibilità di guarigione. [Kalbermatten]
Testa
Mal di testa [Felter, Grieve, Wood]:
- Mal di testa di origine nervosa [Grieve].
- Liter.: “Alma Hutchins (1992, 1) dice: ‘Il succo fresco inspirato spesso nel naso risolve i mal di testa più radicati e di lunga data’” [Wood] (simil. [Felter]).
- Liter.: “Il succo spremuto dell’erba fresca è diaforetico, diuretico e alquanto astringente; inspirato nel naso, è considerato curativo del mal di testa nei casi in cui tutti gli altri rimedi hanno fallito. Una polvere da fiuto fatta con le foglie essiccate di Edera Terrestre darà un notevole sollievo contro un mal di testa sordo e congestizio di tipo passivo” [Grieve].
Sinusite [Marković].
Orecchie
Acufeni [Culpeper, Gerard, Grieve, Kress, McDonald, Salmon, Wood]:
- Liter.: “L’edera terrestre è raccomandata contro il ronzio basso o acuto nelle orecchie, quando viene introdotta in esse, e per coloro che hanno problemi di udito” [Gerard].
- Liter.: “L’edera terrestre è stata tradizionalmente utilizzata come rimedio per i ronzii dell’orecchio interno e la durezza di udito. Questo utilizzo è stato confermato in tempi moderni” [Wood].
- Liter.: “Sorprendente per gli acufeni. […] È una delle poche erbe che possono agire sugli acufeni indotti dal rumore. Molte persone sono state disabili per anni a causa degli acufeni. Lo so perché me lo hanno detto in molti. Sono 2-3 tazze di tè per settimane o mesi di seguito, o finché il rumore non cessa” [Kress].
- Liter.: “È […] a volte fantastico per gli acufeni.” [McDonald]
Sordità, perdita dell’udito (uso esterno, succo instillato nelle orecchie) [Culpeper, Gerard, Grieve, Salmon, Wood]:
- Liter.: “Il succo instillato nelle orecchie aiuta meravigliosamente il loro rumore e i loro fischi e aiuta l’udito che è decaduto.” [Culpeper]
Occhi
Infiammazione, mosche volanti, cataratta; sia negli uomini che negli animali; come collirio [Culpeper, Gerard, Salmon]:
- Liter.: “L’edera terrestre, la chelidonia e le margherite, [prese] di ciascuna una quantità simile, schiacciate e filtrate, con l’aggiunta di un po’ di zucchero e acqua di rose e messe a gocce con una piuma negli occhi, tolgono ogni sorta di infiammazione, mosche volanti, cataratta8, prurito, bruciore o qualsiasi altro fastidio agli occhi, sì, sebbene la condizione sia diventata opprimente: è considerata la migliore medicina del mondo. […] Le erbe schiacciate come sopra detto, e mescolate con un po’ di birra e miele, e filtrate, tolgono la cataratta9, o qualsiasi fastidio dagli occhi del cavallo o della mucca, o di qualsiasi altra bestia, quando viene spruzzato negli stessi con una siringa, o avrei potuto dire il liquido iniettato negli occhi con una siringa.” [Gerard]
- Liter.: “L’Oftalmico, o collirio. ℞ Succo di Edera terrestre iij. once; Succo di celidonia, succo di margherite, acqua di rose, miele, di ognuno j. oncia, mescola e dissolvi, quindi mettilo a gocce negli occhi: aiuta in tutte le infiammazioni, le macchie, la cataratta10, il prurito, il bruciore e la maggior parte delle altre disaffezioni di quella parte; e Cura, anche se quasi cieco. Usalo 5 o 6 volte al giorno o più spesso” [Salmon].
- Liter.: “Il succo chiarificato di celidonia, margherite di campo ed edera terrestre, e un po’ di zucchero fino disciolto in esso e messo a gocce negli occhi, è un rimedio sovrano per tutti i dolori, gli arrossamenti e la lacrimazione degli occhi; come anche la cataratta11, le escrescenze e le pellicole12 che crescono alla vista; aiuta le bestie così come gli uomini.” [Culpeper]
Orzaioli (uso esterno) [Wood].
Occhi irritati (uso esterno) [Grieve, Wood].
Occhi deboli (uso esterno) [Grieve]:
- Liter.: “L’infuso viene utilizzato con vantaggio anche come detergente per occhi irritati e deboli” [Grieve].
Bocca
Ulcere, piaghe (per gargarismi) [Culpeper, Durante, Gerard, Wood].
Problemi gengivali (collutorio) [Holmes].
Apparato respiratorio
Affezioni delle vie respiratorie [Blackwell, Grieve, Felter, Hill, Marković, Quer, McDonald, Rossi]:
- Liter.: “Questa pianta è considerata un ottimo pettorale, essendo molto usata per la tosse, per la mancanza di respiro e per altri disturbi dei polmoni; per i quali sono molto benefici l’infuso di foglie e lo sciroppo di succo.” [Blackwell]
- Liter.: “È ottimo in tutti i disturbi del torace e dei polmoni.” [Hill]
- Dolore toracico [Salmon].
- Espettorante e mucolitico nelle patologie delle vie respiratorie a componente allergica ed infiammatoria (riniti, tracheiti, asma ecc.) [Rossi].
- Infezioni polmonari di natura caldo/umida [McDonald], infezioni respiratorie [Marković].
Problemi di gola [Holmes], mal di gola [McDonald], faringite, [Kalbermatten], tracheite [Rossi].
- Liter.: “È ottimo […] per il mal di gola in cui l’irritazione arriva fino alle orecchie.” [McDonald]
Raffreddore, catarro [DewitLeunis, Kalbermatten, Holmes, McDonald, Remington, Rossi, Salmon, Wood]:
- Raffreddori di testa13 acuti; soprattutto con congestione delle tube dell’orecchio, infezione dell’orecchio medio [Wood].
- Raffreddori di testa [McDonald, Wood]:
- Raffreddore di testa, quando sono coinvolte le tube dell’orecchio medio [Wood].
- Liter.: “È ottima per i casi di raffreddore con gocciolamento nasale e sensazione di mancanza d’aria.” [McDonald]
- Rinite, congestione nasale [Holmes, Rossi, Wood].
- Catarro bronchiale [Holmes].
- Catarri polmonari cronici [Remington].
- Liter.: “Peculiare contro tosse veemente e catarri” [Salmon]
Bronchite [Jarić, Kalbermatten, Marković, Šarić-Kundalić].
Polmonite [Scholten, Zhou] and related after-effects [DewitLeunis]:
- Liter.: “Eccelle nei postumi pleuropolmonitici” [DewitLeunis].
Problemi respiratori cronici [Quer, Remington, Wood]:
- Problemi respiratori cronici, congestione polmonare; soprattutto quando c’è congestione dell’orecchio medio. [Wood]
- Catarri polmonari cronici [Remington].
- Bronchite cronica (2 cucchiaini di alcolaturo al giorno) [Quer].
- Bronchiectasia (2 cucchiaini di alcolaturo al giorno) [Quer].
Tosse [Blackwell, Grieve, Marković, McDonald, Rossi, Salmon, Šarić-Kundalić, Wood]:
- calda e umida, con rantolo nel petto; può aggravare altri tipi di tosse [Wood].
- subacuta, con debolezza [Cook].
- grassa con irritazione [McDonald].
- con irritazione di laringe e trachea [Boericke, Scholten].
Dispnea, respiro sibilante, mancanza di respiro [Blackwell, DewitLeunis, Kalbermatten, Salmon], asma [DewitLeunis, Felter, Kalbermatten, Marković, Pelikan, Rossi, Salmon] [Felter]; alcuni autori non concordano ([Cook]).
Tubercolosi, ulcerazioni dei polmoni, emorragia polmonare [Culpeper, Grieve, Marković, Salmon, Šarić-Kundalić], affezioni tubercolari dell’apparato respiratorio [Pelikan]:
- Liter.: “Lo Sciroppo. È peculiare contro la Tosse vecchia e altri Disturbi del Petto e dei Polmoni, come Catarri, Sibili, Asma, Ulcere dei Polmoni, sputi di Sangue, ecc. Si prenda spesso con un Bastoncino di Liquirizia: oppure si prenda un cucchiaio abbondante alla volta, quante volte lo richiede il bisogno.” [Salmon]
- Liter.: “Il Lohoch. È fatto del Succo chiarificato, mescolato con Miele chiarificato in proporzioni uguali: ed è buono contro le Tossi più veementi e violente, potentissimo contro le Tisi, o Ulcerazioni dei Polmoni, causando una pronta guarigione; va assunto con un Bastoncino di Liquirizia più volte al giorno.” [Salmon]
- Liter.: “Un’erba singolare per tutte le ferite interne, [e] i polmoni ulcerati.” [Culpeper]
- Liter.: “È stato esaltato addirittura come superiore a tutti gli altri rimedi vegetali per la cura della tisi.” [Grieve]
- Liter.: “Succhi ed infuso per tubercolosi, bronchite ed emorragia polmonare.” [Šarić-Kundalić]
Apparato digerente
Disturbi digestivi (decotto) [Šarić-Kundalić].
Dispepsia [Wood], migliora l’appetito (infuso) [Jarić].
Indigestione [Grieve].
Dolore di stomaco, stomaco freddo [Salmon].
Debolezza degli organi della digestione [Grieve, Pelikan].
Apparato gastrointestinale
Disturbi gastrointestinali (decotto) [Šarić-Kundalić].
Diarrea, dissenteria [Durante, Jarić]:
- Liter.: “La medesima decottione fatta con acqua, gioua alla dissenteria.” [Durante]
Catarro gastrointestinale [Wood].
Coliche, gonfiore, gas [Blackwell, Culpeper, Grieve, Salmon, Wood]:
- con dolori lancinanti [Wood].
- Liter.: “[La Tintura Alcolica] prevale contro Catarri, freddezza di Stomaco, sputo di Sangue, Vento, Dolori, Fitte ed altre simili Disaffezioni di Stomaco, Fegato, Milza e Intestino.” [Salmon]
- Liter.: “Bevuto, allevia in breve tempo tutti i dolori lancinanti, gli umori ventosi e collerici nello stomaco, nella milza o nella pancia.” [Culpeper]
Fegato e cistifellea
Ittero [Culpeper, Durante, Felter, Gerard, Grieve, Pelikan, Salmon]; alcuni autori non concordano ([Cook]):
- da ostruzione da cistifellea o fegato [Culpeper, Salmon, Wood]:
- Liter.: “[L’Essenza] aiuta nell’Ittero Giallo, aprendo le Ostruzioni dei Visceri.” [Salmon]
- Liter.: “Aiuta nell’itterizia gialla, aprendo le otturazioni della bile e del fegato, e nella melancolia, aprendo le otturazioni della milza.” [Culpeper]
- Liter.: “[Mezza dramma di foglie bevuta in quattro once e mezza di acqua pura] presa in circa sei o sette giorni cura anche l’itterizia gialla.” [Gerard]
- Liter.: “Le frondi beuute con acqua per quaranta giorni sanano la sciatica, & gioua la medesima beuanda fatta con vino al trabocco del fiele.” [Durante]
- Liter.: “[Il succo] è utile contro l’Itterizia, i Catarri e i Reumatismi; ne ha Curati molti (dice Hollerith) in punto di Morte.” [Salmon]
- Liter.: “La Polvere. È fatta con le foglie essiccate; […] Si dice che curi l’itterizia gialla in 7. o 8. giorni, e in 40. o 50. giorni la sciatica.” [Salmon]
Congestione epatica [Pelikan].
Calcoli della cistifellea [Cochranelib, McDonald, Xiao] (v. anche [Yang, Zhou] principalmente per Glechoma longituba).
Apparato urinario
Affezioni delle vie urinarie [Blackwell, Felter, Grieve, Hill, Quer] e disturbi della vescica [Pelikan]:
- Liter.: “È questa la pianta con la quale producono la Gill Ale14, essendo ritenuta antiscorbutica e aperitiva, e buona per provocare l’Urina & pulire gli Ureteri” [Blackwell].
- Liter.: “È ottimo in tutti i disturbi del torace e dei polmoni, e in quelli dei reni, e contro l’urina sanguinolenta e maleodorante.” [Hill]
- Liter.: “Sembra possedere un’idoneità particolare come medicinale utile nei disturbi polmonari dove è richiesto un tonico per i reni, e si adatta bene a tutti i disturbi renali.” [Grieve]
Infezioni delle vie urinarie [Hill, McDonald, Wood]:
- Liter.: “È […] virtuoso per le infezioni delle vie urinarie” [McDonald].
- Urina sanguinolenta e maleodorante [Hill, Wood].
- con secrezioni catarrali, cistite [Cook, Remington]:
- Secrezioni dolorose e catarrali della vescica [Cook].
- Secrezioni catarrali urinarie croniche [Remington].
Renella e calcoli urinari [Holmes, Pelikan, Salmon] (v. anche [Yang, Zhou] principalmente per Glechoma longituba).
Ematuria. [Hill, Holmes, Wood]
Apparato sessuale
Ulcere, piaghe (come lavaggio) [Culpeper, Durante, Salmon]:
- Liter.: “Se metti nel decotto un po’ di miele e un po’ di allume bruciato, è ottimo per fare gargarismi in caso di qualunque [condizione di] bocca o gola dolorante, e per lavare le piaghe e le ulcere nelle parti intime dell’uomo o della donna.” [Culpeper]
FEMMINILE
Amenorrea, dismenorrea [Durante, Salmon]:
- Liter.: “[La medesima decottione] fatta in vino prouoca l’orina & i mestrui, caccia i veleni, & gioua all’oppilation del fegato, & della milza.” [Durante]
Menorragia15 [Gerard]:
- Liter.: “L’Hedera terrestris bollitya in acqua ferma le mestruazioni.” [Gerard]
- Liter.: “L’Hedera terrestris, legata in un fagotto, o tagliata come le erbe da minestra, e mangiata e bevuta in brodo sottile, arresta il flusso nelle donne.” [Gerard]
Apparato osteoarticolare e arti
Sciatica16,17 [Culpeper, Durante, Gerard, Grieve, Salmon, Wood]:
- Liter.: “Dioscoride insegna, che mezza dramma di foglie bevuta in quattro once e mezza d’acqua pura, per quaranta o cinquanta giorni insieme, è un rimedio contro la sciatica, o dolore all’osso dell’anca.” [Gerard]
- Liter.: “Galeno ha attribuito (come abbiamo detto) tutta la virtù ai fiori: poiché i fiori dell’edera terrestre (dice lui) sono molto amari, rimuovono le oppilazioni del fegato e vengono dati a coloro che soffrono di Sciatica.” [Gerard]
- Liter.: “Le frondi beuute con acqua per quaranta giorni sanano la sciatica, & gioua la medesima beuanda fatta con vino al trabocco del fiele.” [Durante]
Gotta18 [Culpeper, Grieve, Salmon]:
- Liter.: “[L’Essenza] bevuta con vino per un tempo considerevole, si dice che curi la sciatica, come anche la gotta nelle mani, nelle ginocchia o nei piedi, dissolve e disperde gli umori perversi, e così dà sollievo.” [Salmon]
- Liter.: “La tintura oleosa. È bene, in caso di sciatica o di gotta dell’anca, come anche di gotta in qualsiasi altra parte [del corpo], derivante da causa fredda, che venga applicata molto calda sulla parte due volte al giorno”. [Salmon]
- Liter.: “La sua decozione in vino bevuta per qualche tempo di seguito, procura sollievo a coloro che sono afflitti dalla sciatica, o gotta dell’anca: come anche da gotta alle mani, alle ginocchia o ai piedi.” [Culpeper]
Reumatismi [Salmon].
Pelle e mucose
Ferite (interne ed esterne) [Culpeper, Durante, Grieve, Hill, Holmes, Mattioli, Salmon], piaghe vecchie [Salmon].
Fistole, ulcere, ulcere cave19, ulcere purulente, ulcere secernenti [Culpeper, Durante, Gerard, Grieve, Mattioli, Salmon]:
- : “Il Mattioli scrive che il succo temperato con verderame è buono contro le fistole e le ulcere cave.” [Gerard]
- Liter.: “Il succo accompagnato con verderame s’adopra vtilmente per sanare le fistole. La decottion delle foglie fatta in acqua ò in vino gioua all’vlcere putride della gola facendone gargaritio. Et la medesima decottione sana la rogna, & i vitij della bocca, & dei luoghi delle donne.” [Durante]
- Liter.: “Il suo succo bollito con un po’ di miele e verderame, pulisce meravigliosamente le fistole e le ulcere e impedisce che tumori e ulcere si diffondano o si estendano.” [Culpeper]
Contusioni [Grieve]:
- Liter.: “Il succo spremuto può essere vantaggiosamente utilizzato anche per contusioni e ‘occhi neri’.” [Grieve]
Bruciature (unguento) [Gerard]:
- Liter.: “Lo hanno usato per metterlo in unguenti contro le bruciature con il fuoco, la polvere da sparo e simili.” [Gerard]
Ascessi (uso esterno) [Holmes, Grieve, Wood], tumori, raccolte purulente [Grieve, Wood]:
- Liter.: “Si dice che combinato con i fiori di achillea o camomilla [il succo spremuto] costituisca un eccellente impiastro per ascessi, ascessi e tumori.” [Grieve]
Eruzioni cutanee (uso esterno) [Wood], foruncoli (uso esterno) [Holmes], porri (uso esterno) [Durante, Mattioli]:
- Liter.: “La herba fresca & pesta tra due pietre viue, & legata sopra i porri gli secca, & falli cadere.” [Durante] (simil. [Mattioli])
Dermatosi a componente allergica [Rossi], eczemi umidi (uso esterno) [Holmes]:
- Vulnerario e antidiscrasico nelle dermatosi a componente allergica. [Rossi]
Altro
Cancro [Wood]:
- Cancro e malattie da eccessivo calore; quando la lingua è rosso scuro al centro, rossa altrove, il centro sembra maciullato come se fosse una “bistecca”. [Wood]
Intossicazione da metalli pesanti [Felter, Grieve, McDonald, Wood]:
- Estrae i metalli pesanti “teneri” come piombo, mercurio, alluminio [Wood].
- Liter.: “Tintura da pianta fresca 1:2, la dose abituale è 1,5 – 2 ml TID” [McDonald].
- Liter.: “L’infuso delle foglie è altamente raccomandato nelle coliche da piombo, e si afferma che i pittori che ne fanno spesso uso non sono mai turbati da tale afflizione.” [Felter]
- Liter.: “In America, i pittori usavano l’Edera Terrestre come prevenzione e rimedio per le coliche da piombo, prendendo frequentemente un bicchiere da vino dell’infuso appena fatto.” [Grieve]
Insufficienza emopoietica [Pelikan], anemia (fresh plant) [Šarić-Kundalić].
Bambini; dentizione, coliche, spasmi, irrequietezza (decotto ogni pochi minuti finché il bambino non si calma). [Wood]
Parti usate e raccolta
Dell’edera terrestre può essere usata la pianta intera (di solito senza radici, ma queste sono comunque insignificanti); è preferibile, quando possibile, raccogliere la pianta quando è in fiore, in primavera. Comunque, foglie e steli sono disponibili anche durante l’inverno e possono essere usati per la preparazione per lo più di rimedi estemporanei (es., succo, decotto/infuso di pianta fresca).
Preparazione e dosaggio
L’edera terrestre può essere usata fresca o secca, ma è sempre preferibile usare la pianta fresca.
La pianta può essere usata fresca al naturale (da 30 a 50 g) [Quer], secca in polvere (da mezza dramma a una dramma, corrispondenti circa a 2-4g) [Felter]. Può essere impiegata per la preparazione dello sciroppo, utilizzando una parte in peso di succo e almeno una parte in peso di zucchero; in questo caso, Pío Font Quer riporta un dosaggio consigliato di 40-80 g [Quer]. Se si usano due parti in peso di zucchero lo sciroppo diventa stabile anche a temperatura ambiente.
Per la preparazione della tintura, la pianta deve essere raccolta quando è in fiore e messa a macerare in una soluzione idroalcoolica di grado alcolico opportuno. Il grado finale ideale della tintura è di circa 60° [Rossi].
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’edera terrestre è riconosciuta come non tossica e non sono conosciuti effetti collaterali degni di nota. Altresì non sono riportate particolari controindicazioni. [Rossi]
È consigliabile evitarne o limitarne l’uso in caso di particolare secchezza [Holmes]. In questi casi può anche essere usata bilanciandone gli effetti con piante di natura umida.
Poiché G. longituba aumenta la contrazione della muscolatura liscia dell’utero in vitro [Yang], è consigliabile evitare l’uso delle diverse specie di Glechoma o usarle con cautela durante la gravidanza.
Omeopatia
Sulla Glechoma hederacea non sono stati finora effettuati proving approfonditi. WIlliam Boericke, Ton Jansen e Jan Scholten forniscono alcune informazioni su questa pianta.
Tema della pianta
Secondo Ton Jansen, i pazienti Glechoma hederacea (fam. Lamiaceae, tema: bisogno di riconoscimento) sentono di doversi adattare perché possano essere riconosciuti. Hanno paura di fallire e di non essere accettati. È indicata in caso di enuresi notturna durante il primo sonno, che si verifica perché non si avverte il senso di pienezza della vescica. Può essere prescritta anche ai bambini che sono così assorbiti dai loro giochi che non sentono l’urgenza e fanno la pipì addosso. Essi vivono in un mondo di sogno [Jansen].
Jan Scholten fornisce un quadro parzialmente simile. Secondo questo autore, i pazienti Glecoma si sentono come degli orfani che devono adattarsi per essere accettati e riconosciuti dai genitori adottivi. Non si ribellano nemmeno alle regole forti e mantengono un profilo basso perché stanno bene in questo modo. Le Lamiaceae possono assecondare le richieste degli altri ma un paziente Glecoma, come un orfano, non solo cerca di appartenere alla famiglia, ma d’altra parte sente di non appartenervi. Questa alternanza di sentimenti colloca la Glechoma nella fase 5. Hanno paura di essere abbandonati, che quando vivranno la propria vita verranno abbandonati [Scholten].
Mind
Aperti, desiderano compagnia, loquaci, chiedono degli altri, comprensivi, amorevoli [Scholten].
Non c’è intimità profonda ma serve connessione per entrare in contatto con i propri sentimenti [Scholten].
Chiusi rispetto agli affari profondi [Scholten].
Solitari, tristi, rassegnati, stanno per conto proprio, ricercano i propri piccoli territori [Scholten].
Sensazione di galleggiamento, in un mondo da sogno [Scholten].
Sopravvissuti [Scholten].
Disturbi, [sentirsi] feriti dal non essere visti, riconosciuti, notati, accettati, connessi [Scholten].
Orfanotrofio [Scholten].
Nervosi [Scholten].
Mutevoli, caotici, divertenti, distraggono facilmente con le battute [Scholten].
Avversione allo sconvolgimento dello status quo, bilancia in equilibrio; di buon carattere [Scholten].
Rabbia ma mantengono l’espressione emotiva a un basso profilo [Scholten].
Torturati da problemi materiali, pensieri terreni, mancanza di lavoro, rapina, apocalisse [Scholten].
Contabili [Scholten].
Delusione da aspettative troppo alte [Scholten].
Paura del fallimento, del rifiuto [Scholten].
Sogni: dimenticare neonati, i bambini [Scholten].
Preferenza di colore: 19AB, 20-22AB [Scholten].
Generale
Avversione: grassi [Scholten].
Sonno: sbadiglio [Scholten].
Candida [Jansen].
Corpo
Nervosi: iperestesia [Scholten].
Vertigini: fluenti, leggeri, fluttuanti, come l’estasi [Scholten].
Testa: mal di testa, sopra gli occhi, che preme verso il basso [Scholten].
Occhi: irradiano [Scholten].
Gola: massa; oppressione [Scholten]; ghiandola sottomentale infiammata e gonfia [Boericke, Scholten].
Polmoni: tosse con irritazione di laringe e trachea [Boericke, Scholten]; polmonite, < meconio [Scholten].
Torace: oppressione, nervoso [Scholten].
Stomaco: nausea [Scholten].
Intestino: diarrea [Boericke].
Retto e ano: emorroidi [Scholten], con irritazione e sanguinamento rettale [Boericke]. L’ano è irritato e dolorante [Boericke].
Apparato urinario: minzione frequente [Scholten]. Agisce sulla vescica. Insensibilità della vescica e quindi diminuzione del controllo sulla vescica. Spesso utilizzato con successo per l’incontinenza, sia di giorno che di notte [Jansen].
Schiena: crampo al collo, < mattina, < stretching [Scholten].
Pelle: micosi delle piante dei piedi [Scholten].
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Note
1. V. paragrafo “Note sugli umori”.
2. Coltivata in Europa Centrale, in luoghi ombreggiati [Xiao], quindi presumibilmente è G. hederacea L. s.s. Nella Medicina Tradizionale Cinese, anche la G. longituba è frequentemente prescritta a pazienti affetti da colelitiasi; questa pianta ha mostrato effetti epatoprotettivi, antiinfiammatori e antifibrotici in uno studio [Wanga] (v. anche [Yang, Zhou]).
3. “Ter in die”, tre volte al giorno.
4. Ricordiamo che G. sardoa (Bég.) Bég. e G. hederacea L. costituiscono una clade monofiletica (v. paragrafo “Botanical notes”).
5. Eliminazione di metalli pesanti e tossine.
6. L’edera terrestre esercita azione diuretica principalmente quando è assunta sotto forma di infusi e/o decotti, più che di tintura.
7. Qui Culpeper fa riferimento al concetto ippocratico-galenico della malinconia come umore prodotto dalla Milza: “blocchi” di questo organo o un ingrossamento fisico della milza producono malattie malinconiche.
8. Orig.: “webs”. ‘Pin and web’ è un’espressione obsoleta usata per intendere sia ‘caligo and pterygium’ (= “caligo e pterigio”) sia, più generalmente, la cataratta.
9. Orig.: “pinne and web”; v. nota 8
10. Orig.: “pin and web”; v. nota 8
11. Orig.: “pin and web”; v. nota 8
12. Orig.: “skins and films”; qui, verosimilmente, il riferimento è sempre alla comparsa di eccessi di tessuto congiuntivale (pterigio) e di opacizzazione di cornea e/o cristallino (caligo).
13. Raffreddore di testa: raffreddore comune caratterizzato da passaggi nasali congestionati, starnuti e mal di testa.
14. Birra aromatizzata proprio con l’edera terrestre.
15. Questa condizione è descritta solo da John Gerard e riportata qui solo per completezza. Altri autori, infatti, parlano piuttosto di un effetto emmenagogo (vedi sopra).
16. Chiamata anche “hip-gout” (gotta dell’anca) da Culpeper [Culpeper].
17. Queste condizioni sono chiaramente riportate dalla descrizione del chamaikissos fatta da Dioscoride, per cui rimane da capire se siano realmente trattate anche dall’edera terrestre o siano il risultato di un’errata identificazione della pianta. Per i dettagli vedere il paragrafo “Descrizione”.
18. V. nota 17.
19. Ulcere cavitarie?