Paeonia L. – Monografia

 

Ordine: Saxifragales Bercht. & J.Presl

Famiglia: Paeoniaceae Raf.

Tribù: Paeonieae

 

Il genere Paeonia, in precedenza assegnato alla famiglia delle Ranunculaceae ma ora ascritto alla famiglia Paeoniaceae della quale costituisce l’unico genere, comprende attualmente poco più di trenta specie (nomi accettati) (secondo [WFO]). Sono piante generalmente erbacee provviste di rizomi e/o radici carnose o ingrossate [WFO], anche se esistono specie suffruticose (sect. Moutan, le cosiddette peonie arboree, usate spesso come piante da giardino).

Nella tradizione della medicina greco-romana, le peonie sono considerate piante dalle notevoli virtù terapeutiche. Secondo Teofrasto, il nome del genere deriva addirittura da quello di Peone (Παιών), antica divinità greca e medico degli dèi (successivamente identificato con Apollo o Asclepio), che, con le radici della pianta, guarì Plutone da una ferita che gli era stata inferta da Ercole. Lo stesso medicamento fu usato da Marte per guarirsi le ferite provocate da uno scontro con Diomede [Peroni].

Anche secondo Plinio il Vecchio (“Naturalis Historia”, libro 25 par. 29), la peonia, da lui considerata la più antica tra le piante coltivate, conserva il nome del suo creatore (Peone, appunto).

Nella tradizione mediterranea erano riconosciute due tipi di peonia: la peonia maschio (Paeonia mascula (L.) Mill.), che secondo Dioscoride ha “frondi di Noce”, e la peonia femmina (Paeonia officinalis L.), che invece ha le foglie “intagliate come lo Smirnio”. Una caratteristica interessante di queste peonie è che i frutti (follicoli) contengono semi lucidi di colore blu-nero oppure rosso, questi ultimi probabilmente sterili. Questa caratteristica è riportata negli erbari classici, nei quali viene fatta una distinzione anche terapeutica tra i due tipi di semi, presumibilmente anche a causa della teoria delle signature: ad esempio, secondo Dioscoride, “bevuti dieci, ovver dodici grani del suo rosso seme in Vino austero stagnano i mestrui rossi” (questa prescrizione è ripetuta tal quale nel testo del medico e botanico rinascimentale Castore Durante, Herbario novo, pubblicato per la prima volta a Roma nel 1585).

Sebbene la specie oggi più utilizzata sia la P. officinalis, alla P. mascula sono tradizionalmente riconosciute le stesse proprietà [Durante, Mattioli]. Secondo Castore Durante, le radici della peonia maschio “sono molto potenti, & valorose contra i veleni” [Durante].

In medicina cinese le specie di peonia più usate sono la Paeonia lactiflora Pall. (syn.: Paeonia albiflora Pall.) e la Paeonia anomala subsp. veitchii (Lynch) D.Y.Hong & K.Y.Pan (syn.: Paeonia veitchii Lynch.).

 

Paeonia officinalis e Paeonia mascula (L.) Mill.

Funzionalità primaria:

Sole

Funzionalità secondaria:

 

Natura:

secca e leggermente calda

Sapore:

amaro-aromatico, leggermente astringente con una punta di dolcezza (radice)

Tropismo:

testa, sistema nervoso centrale e vegetativo, organi della digestione (stomaco, pancreas, intestino), utero.

Azioni umorali1:

risolve gli eccessi di calore (bile gialla) e le stasi di tensione, espelle la melancolia e la flemma perverse mentre contemporaneamente tonifica la flemma corretta.

Stati tissutali:

eccesso di calore, stasi di tensione, flemma e melancolia perverse, deficit di flemma

Azioni cliniche:

analgesica, ansiolitica, anticonvulsivante, antidiarroica, antidolorifica, antiepilettica, antiinfiammatoria, antipiretica, antispasmodica, emmenagoga, eupeptica, litontritica, miorilassante, narcotica, sedativa, vasodilatatrice.

Droga:

radici, fiori, semi

 

Descrizione

Attualmente alle radici e ai fiori della peonia vengono riconosciute proprietà antispasmodiche, sedative del sistema nervoso centrale e vegetativo, narcotiche, miorilassanti, antidolorifiche e antiinfiammatorie [Peroni], ma, in realtà, l’attività della pianta è piuttosto complessa. Tradizionalmente è ritenuta una emmenagoga capace anche di espellere le secondine del parto, un’antidolorifica/antispasmodica, una pianta che che “ristagna i flussi del corpo”, “mondifica il fegato oppilato, & le reni”, cacciando “fuori le pietre delle reni, & della vessica, mitigando i loro dolori”, oltre che una droga capace di rasserenare l’animo in caso di incubi e di calmare l’ansia [Durante]. Nelle parole di Dioscoride:

“Dassi la radice secca alle donne, che non si purgano nel parto: bevuta alla quantità d’una Mandorla, provoca i mestrui. Dassi con Vino per li dolori di corpo: giova al trabocco del fiele, e ai dolori delle reni, e della vescica. La sua decozione fatta nel Vino, e bevuta ristagna il corpo. Bevuti dieci, ovver dodici grani del suo rosso seme in Vino austero stagnano i mestrui rossi: mangiansi medesimamente per li vomiti del cibo, e per li rodimenti dello stomaco. Bevuti dai fanciulli rompono loro le pietre, che cominciano a nascere. Le granella, che sono nere, vagliono bevute al numero di quindici con acqua melata, ovvero con Vino, al gravacuore, che compreme la notte nel sonno: e oltre a questo alle prefocazioni, e ai dolori della matrice.” (v. [Mattioli]).

La radice di peonia era usata nella medicina greca per rilassare la futura mamma, ridurre i crampi e incoraggiare il travaglio. Dopo il parto veniva utilizzata per fermare le convulsioni nei bambini. [Wood]

Galeno menziona l’antica usanza di legare una radice di peonia attorno al collo di un bambino per prevenire le crisi epilettiche. Sebbene scettico, Galeno ha testato questo metodo su un ragazzo epilettico trovandolo efficace. [Durante, Mattioli, Wood] Tale efficacia è stata confermata recentemente anche da Matthew Wood sui bambini, sugli adulti e persino sui cani. [Wood]

William Salmon (1710) osserva che il decotto o l’estratto di peonia somministrati oralmente funzionano altrettanto bene. [Wood]

Secondo Castore Durante, “la radice della peonia […] libera dal mal caduco chi la porta sospesa al collo, & non solamente gioua à questo male, […] ma ancora à tutti gl’altri difetti della testa: & il medesimo fà il suo seme, il quale vale ancora contra i fantasmi, & timori”. [Durante]

Secondo lo stesso autore, anche l’acqua distillata della radice e dei fiori “conforta il cuore, & conferisce beuutone tre cocchiari à i fanciulli, che patiscono il mal caduco. Gioua alli apoplettici, & a i paralitici”. E ancora “il seme della peonia, dandosene à bere trenta grani mondati dalla scorza in poluere con vino, vagliono a coloro, che hanno persa la fauella.” [Durante]

La radice di peonia può essere utile nei traumi alla testa, oltre che in caso di epilessia. È interessante notare che William Coles, nel suo “Adam in Eden” (1657), riferisce che i boccioli di peonia sembrano proprio un cranio, completo di suture, signatura che suggerisce che la pianta può essere un rimedio per il cervello o per la testa. [Wood]

Nel XIX secolo, la polvere, l’estratto, lo sciroppo e il decotto di radice e di seme di peonia erano usati, come narcotici e ad antispasmodici, nel trattamento dell’epilessia e delle febbri intermittenti. [Peroni]

Secondo Simone Iozzi, l’attività biologica fondamentale della peonia è di mitigare l’eccessiva reattività eccitatoria del sistema nervoso centrale quando questo è in stato di ipereccitabilità con ripercussioni sul soma e specialmente sugli organi addominali (colite spastica, dismenorrea), senza “minimamente influenzare lo stato psichico del soggetto”. [Iozzi]

La radice di peonia è indicata nel caso di mestruazioni caratterizzate da crampi e forti emorragie, condizioni solitamente associate ad un profilo di eccesso estrogenico. In questi casi, la comparsa di piaghe acneiformi sul mento (solitamente segno di infiammazione delle ovaie e eccesso di estrogeni o intolleranza agli estrogeni) costituisce un’indicazione specifica. [Wood]

La peonia è un ottimo rimedio nelle donne di mezza età in menopausa che si adattano al profilo di eccesso di estrogeni: sovrappeso, rosse, soggette a vampate, accaldate. È indicata anche nelle giovani donne ipersensibili agli estrogeni. [Woos]

Gli estratti sono vasodilatatori e miorilassanti agendo come simpaticolitici generali con effetto batmotropo negativo sul cuore. Si è osservata un’attività regolatrice dell’acidità gastrica e protettiva sulle mucose dello stomaco. [Rossi]

Le radici di P. officinalis hanno dimostrato di possedere attività epatoprotettiva. [Ahmad]

In medicina cinese si usano la radice di peonia bianca (Bai Shao, Radix Paeoniae Alba) e la radice di peonia rossa (Chi Shao, Radix Paeoniae Rubra). La prima si ottiene solo dalla Paeonia lactiflora Pall., mentre la seconda può essere ottenuta anche dalla Paeonia anomala subsp. veitchii (Lynch) D.Y.Hong & K.Y.Pan.

Le radici di Paeonia lactiflora raccolte allo stato selvatico e quelle di Paeonia anomala subsp. veitchii sono usate sempre e solo per produrre Chi Shao. Bai Shao è ottenuta dalle radici della sola Paeonia lactiflora coltivata, mediante un processo di trasformazione (Pao Zhi) che consiste nella bollitura e nella successiva eliminazione della scorza esterna. Chi Shao ha sempre la scorza esterna intatta.

Bai Shao è essenzialmente usata per tonificare il Sangue, mentre Chi Shao è usata per purificare il calore e rinfrescare il Sangue.

Nell’erboristeria cinese tradizionale la radice di peonia bianca è classificata come amara, acida e leggermente rinfrescante. È indicata in caso di mestruazioni irregolari, perdite vaginali, sanguinamento uterino e crampi mestruali, accompagnati da viso pallido, incarnato spento e unghie spente e opache, distensione mammaria e sindrome premestruale. [AmDragon, Wood]

Viene utilizzata anche in caso di sudorazioni notturne; quando c’è deficit di Sangue, lo yang “galleggia” in superficie e provoca calore e sudorazione. Per questo motivo viene utilizzata anche nella febbre con sudorazione spontanea. È adatta in caso di stagnazione del Qi di Fegato o di stagnazione del Qi con dolore agli ipocondri, distensione del seno e mestruazioni irregolari. Viene anche usato per spasmi muscolari e dolore a mani e piedi, in caso di dolore addominale e tenesmo o sforzo dovuti a dissenteria. Il mal di testa e le vertigini causati dalla “risalita dello yang di Fegato” rientrano nella sua competenza. È controindicato in caso di freddo o carenza di Yang. [Wood]

Secondo Matthew Wood, le differenze tra la P. officinalis e la P. lactiflora sono molto poche [Wood]. Lo stesso autore mette in comparazione la pulsatilla, la cimicifuga e la peonia (in precedenza tre Ranuncolacee) chiamandole le “tre sorelle”. Hanno tutte hanno una potente azione sul sistema ormonale femminile, ma la pulsatilla agisce primariamente sulla regolazione dell’asse ipotalamo-pituitario, la cimicifuga agisce sulla deficienza di estrogeni e la peonia sull’eccesso di estrogeni. [Wood]

 

Proprietà

Temperatura e sapore

La radice è amaro-aromatica, leggermente astringente con una punta di dolcezza.

La natura della peonia è secca e leggermente calda. Secondo Galeno, il “temperamento della Peonia, […] è diseccativo, e di sottili parti composto, ma non però fortemente calido, ma temperato, ovvero più caldo nel temperamento” (v. [Mattioli]).

 

Segnature

La peonia è ritenuta classicamente una pianta solare, come si evince, ad esempio, da Castore Durante che la descrive come “herba consagrata al Sole” [Durante] e da Culpeper, secondo il quale “è un’erba del sole, e sotto il leone” [Culpeper-Sibley].

 

Fasi tissutali

N/A

 

Azioni e indicazioni

Azioni umorali

La peonia ha la capacità di risolvere gli eccessi di calore (bile gialla) e le stasi di tensione, di espellere la melancolia e la flemma perverse e contemporaneamente di tonificare la flemma corretta.

 

Tropismo

Testa, sistema nervoso centrale e vegetativo, organi della digestione (stomaco, pancreas, intestino), utero.

 

Azioni cliniche

La peonia ha proprietà analgesiche, ansiolitiche, anticonvulsivanti, antidiarroiche, antidolorifiche, antiepilettiche, antiinfiammatorie, antipiretiche (febbri ricorrenti), antispasmodiche, emmenagoghe, eupeptiche, litontritiche, miorilassanti, narcotiche, sedative, vasodilatatrici.

Le sono state anche riconosciute capacità regolatrici dell’attività gastrica e protettive delle mucose dello stomaco, sedative del sistema nervoso centrale e vegetativo, simpaticolitiche generali con effetto batmotropico negativo sul cuore [Durante, Mattioli, Peroni, Rossi]. Per la tintura, si sono potute dimostrare attività acceleranti della fagocitosi macrofagica [Peroni].

 

Azioni principali:

  • Antispastico [Durante, Mattioli, Peroni]
    • Liter.: succo di radice fresca: 10-30 g al dì [Peroni]
  • Sedativo [Peroni]
    • Liter.: succo di radice fresca: 10-30 g al dì [Peroni]
  • Emetico [Iozzi, Peroni]
    • Liter.: polvere dei semi (0,5 g) [Peroni]; radice in dosi elevate [Iozzi]
  • Ansiolitico [Durante]
  • Antiepilettico [Durante, Pelikan, Wood]
  • Emmenagogo [Durante, Iozzi, Mattioli, Peroni, Wood]

 

Indicazioni specifiche

Aspetti costituzionali

  • Donne; di mezza età, in eccesso di estrogeni, paffute, arrossate, con vampate della menopausa. [Wood]
  • Donne; giovani, spesso dai capelli rossi, aggravate dagli estrogeni; eruzioni acneiformi sul mento; che peggiorano durante l’ovulazione e prima del ciclo. [Wood]

Mind

  • Incubi. [Boericke, Clarke, Hering, Scholten, Wood]

 

Testa, sistema nervoso

  • Cefalee, emicranie (tintura delle radici) [Peroni, Rossi]
  • Epilessia [Durante, Pelikan, Wood], spasmi infantili [Pelikan]
    • Un antico specifico per epilessia e convulsioni il cui funzionamento è stato verificato. La radice fresca è legata a un filo e appesa al collo; è efficace per circa un mese, o fino a quando la radice non si asciuga completamente [Durante, Wood]
    • Convulsioni; in bambini durante la dentizione [Wood]
  • Spaventi notturni, incubi [Durante, Mattioli]
  • Antidepressiva (acqua distillata da radici e fiori) [Durante]
    • Liter.: “L’ACQVA della radice, & de i fiori lambiccata, conforta il cuore” [Durante]
  • Apoplessia [Durante]
    • Liter.: “[L’ACQVA della radice] Gioua alli apoplettici, & a i paralitici” [Durante]
  • Paralisi [Durante]
    • Liter.: “[L’ACQVA della radice] Gioua alli apoplettici, & a i paralitici” [Durante]
  • Ipereccitabilità del sistema nervoso con somatizzazioni soprattutto a livello addominale (coliche, dismenorrea) [Iozzi]
  • Traumi alla testa (cfr. Acorus calamus) [Wood]
  • Mal di testa, vertigini; aggravati prima del ciclo [Wood]
  • Visione offuscata, contrazioni palpebrali, occhi irritati [Wood]

 

Viso

  • Lesioni acneiformi sul mento, peggiorate prima del ciclo; arrossamento del viso [Wood]

 

Apparato gastrointestinale

  • Coliche, spasmi gastrointestinali, coliti [Iozzi, Peroni, Rossi]
    • Liter.: Coliche (infuso dei petali, decotto delle radici, tintura delle radici), spasmi gastrointestinali (tintura delle radici), coliche intestinali (decotto della radice al 2% in clistere) [Peroni]
  • Gastriti, ulcere (tintura delle radici) [Peroni]
  • Spasmi gastrointestinali accompagnati da iperacidità (gastriti, ulcere, coliti). [Rossi]
  • Dolori e spasmi addominali, nella dissenteria [Wood]
  • Emorroidi (uso esterno) [Wood]

Apparato riproduttivo femminile

  • Dismenorrea [Iozzi, Peroni, Rossi, Wood], sindrome premestruale [Peroni]:
    • Liter.: Dismenorrea (infuso dei petali, decotto delle radici, tintura delle radici), sindrome premestruale (tintura delle radici) [Peroni]
    • Sindromi premestruali dolorose accompagnate da tachicardie, pesantezza al bacinetto e cefalee [Rossi]
    • Sensazione di pienezza, calore, arrossamento, sensazione di disagio prima del ciclo [Wood]
    • Mestruazioni irregolari con crampi e forti emorragie [Wood]
  • Ritenzione delle secondine (mancata espulsione della placenta dopo il parto) [Durante, Mattioli]
  • Menopausa: sensazione di pienezza, calore, arrossamento, vampate di calore [Wood]

 

Apparato respiratorio

  • Pertosse [Peroni, Wood]
    • Pertosse nei bambini, con convulsioni [Wood]
    • Liter.: tintura delle radici [Peroni]

 

Fegato e cistifellea

  • Trabocco del fiele (sindrome colestatica) [Durante, Mattioli]

 

Apparato urinario

  • Litiasi urinaria (renale, vescicale) [Durante]
    • Liter.: “Caccia fuori le pietre delle reni, & della vessica, mitigando i loro dolori” [Durante]
  • Edemi, ascite [Pelikan]

 

Arti

  • Spasmi delle manie dei piedi [Wood]

 

Febbre

  • Febbre con calore e perdita di fluidi, con crampi, convulsioni, facile sudorazione (cfr. Verbena hastata) [Wood]
  • Sudorazioni notturne e calore [Wood]

 

Altro

  • Diabete mellito [Wood]

 

Parti usate e raccolta

Della peonia si usano normalmente le radici e i fiori; secondo alcuni autori sono usati anche i semi, che esercitano un’azione emetocatartica (v. ad esempio [Peroni]).

Le radici si raccolgono in autunno e si essiccano al sole. I fiori sono raccolti da maggio a giugno, a fioritura inoltrata, eventualmente raccogliendo i soli petali; dopo la raccolta, si essiccano rapidamente all’ombra. Le capsule contenenti i semi si raccolgono a piena maturità (da luglio ad agosto) e i semi estratti si essiccano all’ombra in strato sottile. [Peroni]

Secondo Castore Durante, “L’ACQUA stillata dalle radici sola vale alle cose medesime più valorosamente, infuse prima le Radici in vino, & lambiccato poi il tutto” [Durante].

 

Preparazione e dosaggio

La tintura madre è preparata con le radici fresche raccolte in autunno; la soluzione finale ha un grado alcolico di circa 60° [Rossi]. Infuso, decotto o tintura vanno somministrati in dosi da piccole a moderate [Wood].

La radice fresca appesa al collo è il miglior metodo per le convulsioni, poiché il corpo è esposto a un piccolo dosaggio costante di vapori che salgono dalla radice che si essicca. Quando la radice si asciuga deve essere rimpiazzata con un’altra [Wood].

Nella medicina cinese Chi Shao viene solitamente somministrata in dosi da 4,5-15 g (erba secca); Bai Shao viene solitamente somministrato in dosi da 5-30 g (erba secca). Per entrambe le erbe vengono somministrate dosi di 2-4 ml di tintura. [AmDragon]

 

Controindicazioni ed effetti collaterali

La P. officinalis è stata tradizionalmente usata in Persia come abortifacente. Un estratto alcolico di radice ha prodotto stimolazione uterina nel ratto [Madari]. Per questo motivo è controindicata in gravidanza.

Se ne sconsiglia l’uso anche nelle gravi forme di dissenteria [Peroni].

In medicina cinese sono riportate le seguenti controindicazioni:

  • Chi Shao: controindicato in caso di diarrea. Non utilizzare dopo il parto se la lochia è già passata. Non utilizzare se il dolore addominale è già cessato. Non utilizzare se le piaghe sono già perforate. Prestare attenzione in caso di Deficit di Sangue e Freddo Vuoto. Usare con cautela in combinazione con anticoagulanti e farmaci antipiastrinici poiché potrebbe esserci un effetto sinergico.
  • Bai Shao: controindicato in caso di diarrea da Freddo Vuoto (Deficit di Yang) e per chi ha eczemi o eruzioni cutanee da Attacco di Vento Esterno non completamente espresso. Controindicato dopo il parto per chi è affetto da Stasi di Sangue o per chi sta ancora sanguinando. Non utilizzare in dosi elevate o per un periodo prolungato in caso di disturbi di Fegato. Bai Shao può indurre sonnolenza, quindi prestare attenzione quando si guida o si utilizzano macchinari pesanti. Prestare attenzione in caso di: assunzione di anticoagulanti o farmaci antipiastrinici; assunzione di insulina, sulfoniluree e altri antidiabetici in quanto potrebbe esserci un effetto sinergico con conseguente ipoglicemia; assunzione di sedativi poiché questa erba ha un effetto sedativo e analgesico sul sistema nervoso centrale, prolunga il sonno indotto dai barbiturici e ha un effetto protettivo contro le convulsioni indotte dal cardiazolo. [AmDragon]

 

Omeopatia (Paeon)

Finora solo Paeonia officinalis è stata sottosposta a proving omoepatico.

La tintura madre omeopatica viene preparata con la radice fresca raccolta in primavera (in autunno la radice è ritenuta inerte). [Clarke]

Paeonia officinalis < essere ripiantata: necessita di alcuni anni prima di fiorire nuovamente. [Scholten]

Il tema principale è costituito dalla casa e dalla famiglia. Hanno bisogno di una casa stabile e hanno avversione per i cambiamenti. In particolare, i cambiamenti improvvisi e inaspettati sembrano influenzarli profondamente. Non sopportano di essere allontanati da casa. Hanno disturbi che derivano dall’essere stati lasciati dalla loro famiglia. Possono sentirsi come se venissero tagliati dalle loro radici. Probabilmente è per questo che hanno importanti dolori taglienti e lancinanti, come se fossero causati da coltelli. [Scholten]

Hanno l’ansia di poter perdere la loro famiglia. Negli incubi questo può essere rappresentato dalla morte dei membri della famiglia. In generale possono essere persone ansiose che hanno paura degli estranei e delle cose nuove. Preferiscono mantenere le cose invariate. È una sorta di nostalgia. Quando perdono la casa o qualcosa di simile possono diventare molto depressi. [Scholten]

Fisicamente, i sintomi rettali e anali (più vicini cioè al chakra della radice) sono i più importanti. Ulcere croniche sulle parti inferiori del corpo, gambe, piedi, dita del piede, anche seno, retto. [Boerike, Clarke]

 

POLSO: contratto. [Clarke]

BOCCA: lingua rossa [Clarke, Scholten]

 

Mind

Nostalgia di casa; abbandonato, solo. [Scholten]

Ipersensibile, < cattive notizie [Clarke, Hering, Scholten], sulla famiglia o sulla casa. [Scholten]

Ottusità dei sensi, pensieri che svaniscono, < entrare in una stanza calda. [Scholten]

Depressione con irritabilità [Clarke, Scholten]; dopo le 17:00 [Clarke]

Delirio. [Clarke, Scholten]

Eccitazione. [Clarke, Scholten]

Ansioso, apprensione, timido, paura di parlare con chiunque, < sera. [Clarke, Hering. Scholten]

Malumore. [Clarke, Scholten]

Disturbi causati da perdita della casa, dal matrimonio, dall’essere truffati, derubati. [Scholten]

Desiderio di assumere grandi dosi di medicinali. [Scholten]

Sonno: irrequieto; sonnolenza tutto il pomeriggio; trasalisce quando cade addormentato, anche durante il giorno. [Clarke]

Sogni: sogni non ricordati [Clarke]; ansiosi, tristi, vividi, meravigliosi; litigiosi; inquietanti; amorosi [Clarke, Hering, Scholten], con emissione [Clarke]; sogni terrificanti, incubi; [Boericke, Clarke, Hering, Scholten]; di una figura fantasma seduta sul suo petto, che gli opprime il respiro, si sveglia gemendo o rende ansiosa la respirazione [Clarke, Hering, Scholten]; sogni ansiosi e vividi di morte [Clarke]; morte di parenti; persecuzione da parte di streghe in abiti lunghi e scuri. [Scholten]

Colore preferito: 15-16E. [Scholten]

 

Generali

  • Sensazione: congestione, afflusso di sangue2, testa, viso, petto, ano. [Scholten]
  • Tempo atmosferico: < entrando in una stanza calda, < tempo freddo, umido, < aria aperta [Scholten]; tempo piovoso [Clarke]. Entrando in una stanza calda dopo una passeggiata all’aria fredda, gli viene la nausea e si sente svenire [Hering].
  • Orario: < 17:00 [Scholten]; < Dopo aver dormito la notte, a mezzogiorno [Clarke]
  • Avversioni: cibo: mancanza di appetito. [Clarke, Scholten]
  • Desideri: sete. [Clarke]
  • Sonno: sonnambulismo; trasalisce quando cade addormentato. [Scholten]
  • Fisico: < tocco, < pressione, < ferite; < movimento, < defecare; – >> passeggiare. [Scholten]
  • Debolezza: quando si cammina, con sussulto del petto e delle membra, tanto che spesso deve stare ferma; > mangiare, con pesantezza degli arti. [Clarke]
  • Febbre: Brividi. Freddo ad un orecchio alle 17:00, con calore all’altro. Freddezza degli arti, con calore (bruciante) al viso, alla schiena e al torace. [Clarke]
  • Calore: di notte che disturba il sonno; generale, svegliandosi dopo mezzanotte, con calore nella regione dello stomaco. Pelle calda. Calore in testa; in faccia; come se fosse causato da ortiche, sul petto, sul collo, sulla schiena e sulle spalle. Afflusso di sangue3 alla testa e al viso con sudorazione. [Clarke]
  • Riposo, posizione, movimento: il dolore costringe il malato a camminare sul pavimento tutta la notte, a causa di ragadi dell’ano. Rotola sul pavimento dal dolore, a causa di ragadi dell’ano. Postura seduta: dolorosa per l’ascesso sotto il coccige. Movimento: vertigini. Camminare: < dolore dalla clavicola al diaframma. [Hering]
  • Attacchi, periodicità: un’ora o due dopo le feci; i dolori si ripresentano e durano dodici ore. Da dieci anni: ulcera alla gamba. Da diciotto anni: ulcerazione del retto. [Hering]

 

Corpo

  • Generale: cancro. [Scholten]
  • Sistema nervoso: epilessia, crampi. [Scholten]
  • Vertigini: < movimento, > bere, < stanza calda, vacillante e barcollante [Scholten]. Ad ogni movimento, con continui vacillamenti e barcollamenti. [Clarke, Hering, zurLippe]
  • Tessuti: Vene varicose, ulcere e fessurazioni. [Hering]

 

Testa

  • Mal di testa: congestionato (pienezza e afflusso di sangue alla testa), pulsante; arterite temporale. [Clarke, Scholten]
  • Afflusso di sangue alla testa e al viso. Nervoso. Vertigini quando si muove. Bruciore agli occhi e ronzio nelle orecchie. [Boericke]
  • Ottusità, pesantezza, vertigini e sensazione di calore alla testa. [Clarke, Hering, zurLippe]
  • Sincope e sudore freddo. [Clarke, Hering]

 

Occhi

  • Calore bruciante, rossi; che lacrimano; secchi, brucianti, che prudono, dolenti, come sabbia, < aprirli (non facili da aprire); congiuntivite; pupille contratte. [Clarke, Scholten, Hering, zurLippe]
  • Sensazione violenta di strappo attorno all’occhio destro. [Clarke, Hering]

 

Orecchie

  • [Clarke, Scholten]
  • Sensazione di strappo alla cartilagine delle orecchie. [Clarke]
  • Un orecchio freddo, l’altro caldo, alle 15. [Clarke]

 

Naso

  • Narici posteriori piene di muco, catarro. [Clarke, Scholten]
  • Otturazione del naso: la sera, la mattina a letto, con secchezza. Sensazione come se qualcosa strisciasse sulla punta del naso. [Clarke]

 

Viso

  • Congestione, gonfio; calore ardente, rosso; sensazione come se qualcosa strisciasse sul labbro superiore e sulla punta del naso. [Clarke, Hering, zurLippe, Scholten]

 

Bocca

  • Lingua rossa; pressione violenta, dalla fossa articolare della mascella inferiore all’orecchio interno, > mascelle aperte, > bere, < premere insieme le mascelle; mordere posteriormente nel palato la sera. [Clarke, Scholten]

 

Gola

  • Deglutizione difficile; raschiamento continuo, tosse, raschiamento rumoroso; come se un vapore acre e ardente salisse alla gola [Clarke, Scholten]. Raschiamento, muco tenace, con espettorazione scarsa [Clarke, Hering, Scholten, zurLippe]
  • Bruciore e calore nelle fauci che si estendono alla faringe; in gola ed esofago, < raschiare la gola. [Clarke, Hering, zurLippe]
  • Perdita completa della voce, non riesce ad emettere il minimo suono per ore (dopo aver annusato). [Hering]

 

Polmoni

  • Respiro oppresso, < incubi. [Scholten]

 

Cuore

  • Dolore, dolore sordo come da lancia da davanti a dietro attraverso il cuore [Clarke, Scholten], ansia. [Scholten]

 

Polso

  • Contratto. [Clarke]

 

Torace

  • Calore; dolore penetrante al petto sinistro. [Boericke, Clarke, Scholten]
  • Ulcere; ulcera al seno. [Clarke, Hering, Scholten]
  • Dolore penetrante: al lato destro vicino allo sterno, all’altezza dei capezzoli o vicino al capezzolo destro; a destra del processo ensiforme, con pressione; dolore penetrante diretto verso il basso all’emitorace sinistro; dolore penetrante diretto verso la parte posteriore come se passasse attraverso il cuore; < camminare.
  • Dolore sotto il cuore come da ansia [Clarke]; dolore allo sterno [Clarke, Scholten]; dolore sordo come da lancia da davanti a dietro attraverso il cuore. [Boericke, Clarke, Hering]
  • Pulsazione attraverso il torace destro e che si estende posteriormente fino alla nuca, dove termina con un pizzicamento intermittente. Violenti dolori come da lancia verticalmente dalla clavicola in giù attraverso il cuore fino al diaframma, < nel camminare.[Clarke, Hering]

 

Stomaco

  • Nausea, > bere; vomitare. [Clarke, Scholten]
  • Pressione alla bocca dello stomaco, come da grande ansia. [Clarke, Hering, zurLippe]

 

Addome

  • Brontolio (borborigmi); dolore, lancinante, dolenzia, come da pizzicamento, tagliente, epigastrio, regione ombelicale, muscoli, ansioso; fegato debole [Clarke, Scholten]; Dolore lancinante in mattinata, preceduto e specialmente seguito, da ansia, tremore delle membra e delle braccia, come se fosse spaventato, e apprensione quando qualcuno gli parlava, notizie spiacevoli lo colpirono in maniera estremamente forte [Clarke].
  • Sensibilità, < lungo il colon trasverso e la regione epigastrica, che erano dure e retratte.[Clarke]

 

Retto, ano, feci

  • Fessurazioni, fistole, ulcere, ragadi, ascessi; emorroidi grandi, infiammate, ulcerate, perineo; dolore, straziante, mordente, prurito all’ano, bruciore, lancinante, simile a schegge, trafiggente, come causato da coltelli, prurito, > alzandosi, > camminando; viola, ricoperta di croste [Boericke, Clarke, Hering, Scholten]. Prurito pungente all’ano che provoca grattamento nel pomeriggio; l’orifizio sembra piuttosto gonfio [Clarke, Hering]. Ulcera secernente e fetida all’ano, verso il perineo, con molto stillicidio. [Boericke, Clarke, Hering, Scholten, zurLippe]
  • Diarrea improvvisa e pastosa, con debolezza nell’addome [Clarke, Boericke, Hering, Scholten, zurLippe], con bruciore anale dopo aver defecato [Boericke, Hering, zurLippe], poi sensazione di freddo interno [Boericke, Clarke, Hering, zurLippe]. Feci liquide, frequenti [Clarke].
  • Diarrea dolorosa. [Clarke]

 

Apparato urinario

  • Minzione bruciante, con urina scarsa. [Clarke, Scholten]
  • Costrizione nella regione del collo della vescica, tale da far passare l’urina solo a piccole gocce. [Clarke]
  • Minzione frequente e abbondante, che disturba il sonno durante la notte. [Clarke]

 

Apparato sessuale femminile

  • Genitali gonfi e dolenti [Clarke, Scholten].
  • Problemi uterini dopo il parto. [Scholten]

 

Collo e schiena

  • Piaghe da decubito al coccige; ulcere sotto il coccige, intorno all’osso sacro. [Clarke, Hering, Scholten]
  • Dolori penetranti: all’ultima vertebra cervicale; alle scapole; in alcuni punti della schiena, > grattandosi. [Clarke]

 

Arti

  • Vene varicose, gonfie, congestionate, rosse, dolenti; si rotola sul pavimento dal dolore. [Boericke, Scholten]
  • Dolore al polso e alle dita delle mani, alle ginocchia e alle dita dei piedi, violento; dolore tagliente, come un coltello, dita dei piedi. [Clarke, Scholten]
  • Dolore lacerante e violento alle estremità; violento in maniera parossistica, poi intorpidimento. [Clarke]
  • Debolezza delle gambe, che impedisce di camminare [Boericke], debolezza alle estremità di sera [Clarke].
  • [Clarke, Hering]
  • Dolori acuti lancinanti sotto l’ascella. [Clarke]
  • Sensazione di solletico come se un insetto stesse strisciando sull’avambraccio. [Clarke]
  • Sensazione di tensione nei muscoli del gomito nel flettere le braccia. [Clarke]
  • Crampi alle articolazioni. [Clarke]
  • Sensazione come se un dito fosse morto. L’anulare destro, che quattro settimane prima aveva ricevuto un colpo da uno stocco4 spuntato, sembra per quanto riguarda la prima e la seconda falange morto, freddo, priva di sangue, raggrinzito, giallo e senza sensibilità, nel pomeriggio. [Clarke]
  • Spinte improvvise (colpi) verso il lato esterno o interno del ginocchio sinistro. [Clarke]
  • Sensazione nella parte inferiore del polpaccio come se l’aponeurosi di muscoli e tendini fosse tesa o contusa, rendendo difficoltosa la deambulazione, verso sera.[Clarke]
  • Dolore ai calli. [Clarke]
  • Gonfiore delle dita dei piedi, con contrazione, dolori penetranti (laceranti) intermittenti attraverso di esse. [Clarke]

 

Pelle

  • [Boericke, Hering, Scholten]
  • Vesciche[Hering, Scholten]; ulcere, croniche, che trasudano umidità maleodorante [Boericke, Clarke, Hering, Scholten], a gambe, piedi, dita dei piedi, torace; < camminare a lungo, pressione degli stivali [Clarke, Hering, Scholten].
  • Piaghe da decubito, coccige; [Clarke, Hering, Scholten]
  • Calore [Scholten]; che prude e brucia, come da ortiche [Boericke, Clarke, Scholten], > grattandosi [Clarke].
  • Ascessi, bolle, carbonchi. [Scholten]
  • Borsite. [Scholten]
  • Pressione: ha distrutto la vitalità della pelle. [Hering]

 

Bibliografia

[Ahmad]

Feroz Ahmad et al., “Effect of 70% ethanolic extract of roots of Paeonia officinalis Linn. on hepatotoxicity”, Journal of Acute Medicine, 3 (2), 45-49 (2013)

[AmDragon]

https://www.americandragon.com/ (Retrieved: 2022-05-05)

[Boericke]

William Boericke, “Pocket Manual of Homoeopathic Materia Medica & Repertory” (1927)

[Culpeper-Sibley]

Nicholas Culpeper and Ebenezer Sibley, “English Physician and complete Herbal”, London (1789)

[Durante]

Castore Durante, “Herbario nuovo” (1667)

[Madari]

Hamta Madari and Robert S. Jacobs, “An Analysis of Cytotoxic Botanical Formulations Used in the Traditional Medicine of Ancient Persia as Abortifacients”, J. Nat. Prod. 2004, 67, 1204-1210

[Mattioli]

Pietro Andrea Mattioli, “Discorsi di M. Pietro Andrea Mattioli sanese, medico cesareo, ne’ sei libri di Pedacio Doscoride Anazarbeo della materia Medicinale” (1746)

[Pelikan]

Wilhelm Pelikan, “Le piante medicinali”, Natura e Cultura Editrice (1999)

[Rossi]

Massimo Rossi, “Tinture Madri in fitoterapia”, Studio Edizioni

[Scholten]

Jan Scholten, “Wonderful Plants”, Stichting Alonissos (2013)

[WFO]

http://www.worldfloraonline.org/ (2022-05-04)

[zurLippe]

Adolf zur Lippe, “Key to the Materia Medica” (1854)

 

Note

1. V. Note sugli umori.

2. Orig.: “Rush of blood”, alla lettera afflusso rapido di sangue, quindi vampate di calore con rossore.

3. V. nota 2.

4. Spadino.

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Commenti

  1. Un lavoro a dir poco impeccabile!

    1. Grazie mille, Raffaele! 😊🌿

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