Parietaria L. – Monografia

 

Ordine: Rosales Bercht. & J.Presl

Famiglia: Urticaceae Juss.

Tribù: Parietarieae

 

Secondo [WFO], il genere Parietaria comprende attualmente 15 specie accettate. Sono tutte piante erbacee, annuali o perenni, da sparsamente a densamente pubescenti con peli che ricoprono tutte le parti della pianta. Sebbene appartengano alla famiglia delle Urticaceae, le piante del genere Parietaria non possiedono tricomi pungenti. [WFO]

In Italia sono presenti le seguenti specie: Parietaria cretica L. (Sicilia, Sardegna), Parietaria judaica L. (syn. Parietaria diffusa Merlet & W.D.J.Koch: tutta Italia), Parietaria lusitanica L. (coste tirreniche, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), Parietaria mauritanica Durieu (dubbia in Sicilia), Parietaria officinalis L. (tutta Italia, tranne Sicilia, Sardegna e Calabria) [Acta].

 

Parietaria officinalis L. e Parietaria judaica L.

Funzionalità primaria:

Mercurio [Culpeper]

Funzionalità secondaria:

 

Natura:

Fredda e secca e, in grado minore, fredda e umida

Sapore:

Insipido, leggermente salino e leggermente astringente

Tropismo:

Organi della digestione (fegato, milza, intestino), reni e tratto urinario, prostata e utero, sangue e pelle

Azioni umorali1:

Elimina l’eccesso di calore (bile gialla), prepara la flemma e la malinconia perverse per l’espulsione e le elimina, supplementa la flemma corretta; disperde le stasi di tensione e tonifica la tensione dei Reni

Stati tissutali:

Eccesso e stasi di calore, eccesso e stasi di flemma con eventuali componenti melancoliche, deficit di flemma, stasi di tensione, deficit di tensione dei Reni

Azioni cliniche:

Antalgica, antiartritica, antiasmatica, antigottosa, antireumatica, aperiente, depurativa, diuretica, drenante (tessuto connettivo) emolliente (leggermente), emmenagoga, espettorante, lassativa, litontritica, refrigerante/rinfrescante, scialagoga, troforestorativa renale, vulneraria

Droga:

Parti aeree, radici

 

Descrizione

Con il nome comune di parietaria ci si riferisce collettivamente sia alla Parietaria officinalis L. sia alla Parietaria judaica L. (syn. Parietaria diffusa Merlet & W.D.J.Koch, conosciuta anche come vetriola minore), specie molto simili macroscopicamente e usate pressoché in maniera intercambiabile. [WinstonWeb]

La parietaria è considerata pianta astersiva2 ed astringente, di natura fredda e secca e, in grado minore, anche fredda e umida; secondo Galeno, infatti, “ha virtù astersiva, e costrettiva con una certa umidità frigidetta” [Giannelli, Mattioli].

Ha una lunga storia d’uso come pianta diuretica e troforestorativa dei reni, utile per trattare le affezioni dell’apparato urinario. [WinstonWeb]

Secondo Maude Grieve (1931), la parietaria è uno dei migliori rimedi per i calcoli urinari, la renella, l’idropisia, la stranguria e gli altri disturbi dell’apparato urinario. La sua azione sui calcoli urinari, secondo l’autrice, è probabilmente più marcata di quella di qualunque altro “semplice” da lei conosciuto [Grieve].

In realtà, la parietaria ha una più complessa azione aperiente, essendo capace di risolvere le “oppilazioni” (ostruzioni) del fegato, della milza e dei reni nonché di ripulire l’intestino e l’utero. [Durante, Mattioli]

Alle attività diuretica e litontritica la parietaria associa una capacità di drenaggio dei liquidi del tessuto connettivo, essendo in grado di indurre l’eliminazione per via renale delle tossine che possono trovarsi in tale tessuto, favorendo in tal modo l’espulsione, tra gli altri, di quei metaboliti che rappresentano causa di stati infiammatori o irritativi e che possono causare affezioni finanche a carattere dermatologico. [Iozzi]

La parietaria risulta notevolmente efficace nel trattamento di tutti stati infiammatori del tratto urinario (cistiti, uretriti, nefriti, pieliti), ma anche della prostata. [Iozzi, Valnet]

Secondo Dioscoride, il succo di parietaria può essere usato per gargarismi in caso di infiammazioni della gola e, bevuto alla quantità di un “ciato” (poco meno di 5 cl), cura la “tosse vecchia”. Inoltre, calma il mal d’orecchi quando viene instillato in esse insieme con Olio Rosato. [Mattioli] In medicina popolare il decotto delle foglie era bevuto nelle affezioni bronchiali e polmonari. [Peroni].

Le foglie fresche di parietaria possono essere masticate come scialagogo. [Peroni]

Esternamente la droga ha mostrato attività vulnerarie, antisettiche e antalgiche e può essere impiegata, per uso topico, nelle infiammazioni femminili, in caso di odontalgia e come vulnerario sulle ferite e sulle piaghe da decubito [Peroni, WinstonWeb]. Secondo Dioscoride, la pianta impiastrata sana “il fuoco sacro, le cotture del fuoco; le posteme3 del sedere, i pani che cominciano, i tumori, e l’infiammagioni” (v. [Mattioli]).

Il cataplasma ottenuto pestando la pianta fresca può essere usato per il trattamento dei foruncoli e l’unguento preparato mescolando l’erba cotta con la sugna o altri grassi è efficace in caso di scottature, gotta, fistole e specialmente in caso di emorroidi. [Grieve, Peroni]

 

Proprietà

Temperatura e sapore

La parietaria è fredda e secca e, in grado minore, anche fredda e umida [Giannelli]. Secondo Galeno, “ha virtù astersiva, e costrettiva con una certa umidità frigidetta” (v. [Mattioli])

 Il suo sapore è insipido (per mucillagini), leggermente salino (a causa del contenuto di sali, tra i quali particolarmente importante è il nitrato di potassio che può essere addirittura estratto dalla pianta) e leggermente astringente. È anche debolmente aromatico (si avvertono principalmente le cumarine).

 

Segnature

Segnatura primaria: Mercurio. [Culpeper]

 

Fasi tissutali

P. officinalis: 5 (necrosi), 6 (disorganizzazione). Il suo profilo è iper-γ e ipo-γ-euglobulinico, e questo indica una cronicità nella patologia. [Dewit-Leunis]

 

Azioni e indicazioni

Azioni umorali

Pianta insipida (per mucillagini), stittica e salina ha la proprietà di rinfrescare (e quindi eliminare l’eccesso di calore), di preparare la flemma e la malinconia perverse per l’espulsione e successivamente di espellerle. Elimina sia la flemma accumulata sia quella ispessita ma contemporaneamente supplementa la flemma corretta (demulcente). Disperde le stasi di tensione (spasmolitico, antidolorifico) e tonifica la tensione dei Reni (troforestorativa).

 

Tropismo

Il tropismo della parietaria è complesso. La pianta, infatti, agisce sugli organi della digestione (fegato, milza, intestino), sui reni e sul tratto urinario, su prostata e utero, nonché sul sangue e, secondariamente, sulla pelle.

 

Azioni cliniche

La pianta ha proprietà antalgiche, antiartritiche, antiasmatiche, antigottose, antireumatiche, aperienti, depurative, diuretiche, drenanti (tessuto connettivo) emollienti (leggermente), emmenagoghe, espettoranti, lassative, litontritiche, refrigeranti/rinfrescanti, scialagoghe, troforestorative dei reni, vulnerarie. [Durante, Grieve, Iozzi, Mattioli, Peroni, SchwabeIndia, WinstonWeb]

 

Azioni principali:

  • Aperiente [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli, Grieve, SchwabeIndia]:
    • Risolve le ostruzioni di fegato, milza e reni [Culpeper-Sibley, Durante]
      • Liter.: “La decottione de l’herba, apre l’oppilationi del fegato, della milza, & delle reni” [Durante].
    • Lassativa [Durante, Grieve, SchwabeIndia]
    • Diuretica [Durante, Mattioli, Grieve, Peroni, SchwabeIndia, WinstonWeb]
      • Liter.: “Il succo delle foglie, e de’gambi bevuto al peso di tre oncie, provoca mirabilmente l’orina; l’erba scaldata sopra una tegola, ben calda, e spruzzata con Malvagia, e applicata in sul pettignone4 giova a provocare l’orina, e le pietre.” [Mattioli].
    • Emmenagoga [Durante, Giannelli]

 

  • Depurativa [Peroni], drenante del tessuto connettivo [Iozzi]
  • Troforestorativa renale [WinstonWeb]
  • Scialagoga (foglie fresche di parietaria masticate) [Peroni]
  • Antalgica, antispasmodica [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli, Peroni]
  • Antireumatica [Dewit-Leunis, Iozzi, Peroni]
    • Liter.: “Mettesi ancora utilmente ne’cristeri, che si fanno per li dolori colici, e della matrice, Il succo tenuto in bocca caldo mitiga il dolore de’denti.” [Mattioli]
    • Liter.: “mitiga i dolori madrigali, colici, & renali.” [Durante]
    • Liter.: “Beuuta per otto ò dieci giorni al peso di tre once, due volte il giorno apre l’oppilation del fegato, & della milza, prouoca l’vrina, & i mestrui: mitiga il dolor della madrice” [Durante]
    • Liter.: “mitiga i dolori alla schiena, ai fianchi o all’intestino, causati dal vento, dall’ostruzione dell’urina, dalla renella o dai calcoli” [Culpeper-Sibley]

 

Indicazioni specifiche

Generale

  • Reumatismi [Dewit-Leunis, Peroni, WinstonWeb]

 

Fegato e cistifellea

  • Itterizia [Peroni]
  • Litiasi biliare [Valnet]

 

Apparato urinario

  • Calcolosi urinaria (renale e vescicale) [Culpeper-Sibley, Grieve, Mattioli, Peroni, SchwabeIndia, WinstonWeb], renella [Grieve]
  • Urinazione dolorosa [WinstonWeb], stranguria [Culpeper-Sibley, Grieve, SchwabeIndia]
    • Liter.: “L’herba insieme co’l nasturtio, bollita in vino & applicata à la vessica prouoca l’orina, & mitiga i dolori colici: non ostante oppilatione alcuna.” [Durante]
  • Infezioni renali (tratto urinario) [WinstonWeb]
  • Dolori dell’apparato urinario (mitiga gli spasmi) [Culpeper-Sibley, Durante, Giannelli, Mattioli]
  • Idropisia [Culpeper-Sibley, Grieve, SchwabeIndia]

 

Apparato respiratorio

  • Affezioni bronchiali e polmonari in genere [Culpeper-Sibley, Peroni].
  • Asma [Culpeper-Sibley, Peroni]
  • Tosse secca, tosse cronica [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli]
    • Liter.: “Tolto alla quantità d’un ciato, cura la tosse vecchia” [Mattioli]
    • Liter.: “La decottion sua fatta in vino, ò in acqua temperata con mele, e zuccaro, sana la tosse vecchia, o secca. L’herba trita in poluere, data à beuere al bestiame, vale contra la lor tosse, & difficultà del respirare.” [Durante]

 

Apparato riproduttivo

  • UOMO: Infiammazioni della prostata [Iozzi]
  • DONNA: Dismenorrea [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli].

 

Uso esterno

  • Come vulnerario su ferite (specialmente recenti) [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli, Peroni, WinstonWeb], piaghe da decubito [WinstonWeb] o su legamenti, tendini e muscoli contusi [Culpeper-Sibley]
    • Liter.: “la [pianta] fresca mezza pesta, e legata sopra la ferita per tre dì continui, la salda talmente, che non fa di bisogno altro medicamento.” [Mattioli; simil. Durante]
    • Liter.: “Con farina di faue, malua, & semola cotta in oliue, & vino sana i nerui l’acerti, & muscoli tagliati.” [Durante]
    • Liter.: “Un cataplasma fatto con la malva e bollito nel vino, mescolato con frumento, crusca, fiori di fagiolo e un po’ d’olio, applicato caldo a qualsiasi nervo5, tendine o muscolo contuso, in brevissimo tempo lo riporta alla sua forza originaria.” [Culpeper-Sibley]
  • Infiammazioni femminili [Peroni].
  • Odontalgia (succo riscaldato e tenuto in bocca) [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli, Peroni]
  • Herper zoster (Dioscoride) [Durante, Mattioli].
  • Bruciature e scottature [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli].
  • Raccolte purulente, più o meno delimitate; fistole anali; foruncoli [Culpeper-Sibley, Durante, Grieve, Mattioli]; come pianta impiastrata o unguento [Grieve, Mattioli]
    • Liter.: “sana tutti i flemmoni6 nel principio, e parimente nel crescimento loro, fino allo stato, e massime i calidi. Il che fa ancora nel cominciare de’foroncoli, e altri tumori impiastratavi suso. Giova il succo distillato nell’orecchie per li dolori apostemosi di quelle.” [Mattioli]
    • Liter.: “Lui ci dice che sotto forma di unguento è capitale per le emorroidi e un rimedio per gotta e fistola.” [Grieve]
  • Rigonfiamenti e infiammazioni [Durante, Mattioli]
  • Come lenitivo per i dolori delle emorroidi o dovuti alla gotta (linimento costituito dal succo mescolato con sugna o altro grasso oppure preparato cuocendo la pianta in tali grassi) [Culpeper-Sibley, Grieve]
  • Infiammazioni ed ulcere della gola (succo della pianta o decotto usati per gargarismi) [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli]
    • Liter.: “Il succo gargarizzato con mele, sana l’infiammagioni, & l’vlcere del gorguzzole.” [Durante]
  • Otite (succo della pianta instillato nelle orecchie da solo o insieme con Olio rosato) [Culpeper-Sibley, Durante, Mattioli]
  • Acufeni (succo della pianta instillato nelle orecchie) [Culpeper-Sibley]

 

Parti usate e raccolta

Della parietaria si impiegano normalmente le foglie che vengono raccolte tipicamente da maggio a ottobre e vengono fatte essiccare rapidamente all’ombra [Peroni]. Gabriele Peroni segnala anche l’uso delle radici, da raccogliere in primavera e in autunno. [Peroni]

 

Preparazione e dosaggio

Le foglie possono essere impiegate come cataplasma. Il succo dell’erba fresca, trasformato in uno sciroppo fluido, stimola i reni allo stesso modo dell’infuso dell’erba secca [Grieve]. Secondo Castore Durante, “il succo beuuto al peso di tre once prouoca mirabilmente l’orina: ma deue essere chiarificato” [Durante].

L’acqua distillata ha grosso modo le stesse proprietà dell’erba: “L’ACQVA lambiccatane, vale à tutte le cose predette”. [Durante]

La parietaria può essere impiegata secca per la preparazione di decotti e infusi o fresca per la preparazione di tinture.

 

Controindicazioni ed effetti collaterali

N/A

 

Omeopatia (Pariet)

Il genere Parietaria non è stato soggetto ad alcun proving omeopatico. Solo Jan Scholten e Henry Clarke riportano alcune informazioni originariamente pubblicate da Robert Thomas Cooper.

 

Mind

Paria, emarginato.

Sognare un altro mondo.

Sogno: incubo, essere sepolto vivo in mezzo alle rovine.

 

Corpo

Naso: febbre da fieno; allergia.

Gola: dolore; rantolo.

Polmoni: tosse secca, fiato corto.

Retto: dolore da emorroidi.

Apparato urinario: calcoli renali, renella in reni o vescica.

Donna: dolori del parto, mestruazioni assenti, scarse.

Pelle: dura, secca; ulcere, fistole. [Clarke, Scholten]

 

Bibliografia

[Clarke]

John Henry Clarke, “A Dictionary of Practical Materia Medica” (1902)

[Culpeper-Sibley]

Nicholas Culpeper and Ebenezer Sibley, “English Physician and complete Herbal”, London (1789)

[Dewit-Leunis]

Serge Dewit, Jean-Claude Leunis, “Trattato Teorico e Pratico di Fitoterapia Ciclica”, Nova Scripta Srl Edizioni, Genova (2018)

[Durante]

Castore Durante, “Herbario nuovo” (1667)

[Giannelli]

Luigi Giannelli, “Medicina Tradizionale Mediterranea”, Ed. Tecniche Nuove (2006)

[Grieve]

M. Grieve, “A Modern Herbal” (1931)

[Iozzi]

Simone Iozzi, “Fitopratica”, Ed. Giunti (1991)

[Peroni]

Gabriele Peroni, “Driope – ovvero il patto tra l’uomo e la natura”, Muove Ipsa editore (2012)

[Scholten]

Jan Scholten, “Wonderful plants”, Stichting Alonissos (2013)

[SchwabeIndia]

https://www.schwabeindia.com/dilutions-potencies/3171-parietaria.html (Retrieved: 2022-04-22)

[Valnet]

Jean Valnet, “Fitoterapia – Guarire con le piante”, Giunti Editore (2019); orig.: “Phytothérapie

[WinstonWeb]

David Winston at https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=2359965834123706&id=775318895921749 (Retrieved: 2019-07-12)

 

Note

1. V. Note sugli umori.

2. Capace insieme di ripulire ed asciugare.

3. Raccolte di pus.

4. Pube.

5. Nel testo originale inglese è usato il termine “sinew” che letteralmente oggi significa tendine, ma che è stato usato  in passato per indicare sia i nervi sia i tendini (uso arcaico oggi obsoleto). Siccome nel testo è usata anche specificamente la parola “tendon” qui “sinew” è stato tradotto con “nervo”.

6. Infiammazione acuta dei tessuti cellulari lassi e celluloadiposi interposti fra i vari piani anatomici o attorno ai vari organi.

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